Grande partecipazione alla Pinacoteca per la celebrazione del Dandedì

Atmosfera dantesca dom 26 marzo 2023
Cultura e Società di Lorenzo Salerni
3min
Grande partecipazione alla Pinacoteca per la celebrazione del Dandedì ©Vastoweb
Grande partecipazione alla Pinacoteca per la celebrazione del Dandedì ©Vastoweb

VASTO. Una vera e propria atmosfera dantesca è stata ricreata ieri presso la Sala della Pinacoteca di Palazzo d'Avalos per celebrare il Dandedì, la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri

Vi sono state da un lato le armonie medievali riprodotte dall'Ensemble Stella Nova e dall’altro le parole di alcuni testi  dello scrittore fiorentino, lette dall’attore  e docente universitario Domenico Galasso e commentate dall’ex professore ordinario e filologo Gianni Oliva. Ha fatto ritorno  il Centro Europeo di Studi Rossettiani sul palcoscenico culturale vastese che, con il patrocinio del Comune di Vasto, ha voluto rendere omaggio così al “Sommo Poeta”.

Il primo intervento  è spettato proprio all’assessore con la delega alla cultura Nicola Della Gatta: “Il nostro Paese ha un fondamento straordinario rispetto alle altre nazioni. Non è nata da vicende belliche o imprese politiche, ma dalla bellezza della cultura”.

Dante, con la sua opera, ha dato sostanza a sentimenti - ha poi proseguito - ancora attuali, intramontabili: orizzonti morali per la nostra comunità civile ancora oggi.”

Dopo l’importanza che il Poeta ha rivestito nella storia della  nostra penisola, si è subito passati al motivo per cui tre anni fa il Consiglio dei Ministri ed il Ministero della Cultura hanno istituito questo giorno come ricorrenza. 

È il 25 marzo perché si crede che il viaggio della Divina Commedia di Dante sia iniziato questo giorno, nonostante ciò sia molto discutibile”, ha affermato Gianni Oliva.

Per celebrare questa importante giornata sono stati proposti  in una prima parte i sonetti tratti dalle Rime  e dalla Vita Nuova per giungere poi ad una seconda  con il V Canto dell’Inferno

Queste prime letture sono dedicate alla giovinezza, rara di questi tempi, - ha poi continuato l’ex docente di Letteratura italiana dell’Università degli Studi Gabriele D’Annunzio - e poi alla cortesia e all’amore”.

È sceso poi il silenzio durante la lettura espressiva dei testi da parte dell’attore di teatro Domenico Galasso, alternato solamente dagli intermezzi melodici medievali, con strumenti come il liuto e il salterio a percussioni, e  dagli applausi del pubblico.

Anche sul piccolo palco della pinacoteca vastese Galasso è riuscito a dare dimostrazione della sua bravura, frutto dell’esperienza maturata nei teatri ed  in prestigiose serie televisive come Don MatteoSquadra Antimafia Mare Fuori.

Tra le produzioni dantesche interpretate dall’attore vi sono state “Amore e 'l cor gentil sono una cosa” e “Tanto gentile e tanto onesta pare” tratte dalla Vita Nuova, per passare poi a “Per una ghirlandetta”, “Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io”, “Onde venite voi così pensose?”  e “O dolci rime che parlando andate”.

L’esibizione che ha scaturito più applausi è stata la lettura sul V Canto dell’Inferno, a cui ha avuto seguito il commento del professor Oliva. Dopo aver spiegato il contesto del passo situato nel II cerchio, quello dei lussuriosi, è passato a descrivere il lamento, il dolore ed il pianto nei  primi versi del Canto. Prima il Minotauro, poi la presenza delle figure femminili ed in particolare l’incontro con Paolo Malatesta e Francesca da Rimini.

Questa ebbe una relazione con il fratello di suo marito, Gianciotto Malatesta, che, una volta appresa la notizia, li uccise insieme.

Qui ora non c’è più un amore visto con gentilezza e cortesia, ma un amore senza limite, più passionale e carnale”.

Una volta  aver affermato che l’episodio di Paolo e Francesca sia un’invenzione dantesca, il professore ha voluto concludere con il tanto discusso verso “Amor, ch'a nullo amato amar perdona” : “Bisogna intenderlo nel suo senso letterale, perché nel contesto cortese il cavaliere che omaggia la donna viene quasi per legge ricambiato. Però qui poi si è andati  oltre l’amore cortese, quello passionale”.

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