La visual artist Marina Bolmini incanta gli studenti dell'Artistico

arte del paradosso ven 14 dicembre 2018

Vasto "Lavoro sul paradosso che credo sia uno degli stimoli che dà l'arte al pensiero"

Cultura e Società di Sara Del Vecchio
2min
Marina Bolmini al Liceo Artistico ©Vastoweb
Marina Bolmini al Liceo Artistico ©Vastoweb

VASTO. La visual artist Marina Bolmini è stata ospite questa mattina al Liceo Artistico di Vasto. Davanti ad una folta platea di studenti ha raccontato il suo modo di fare arte, basato sul paradosso e sull'ironia. Amante di fumetti e videogiochi, si serve dei materiali più disparati per realizzare le sue opere, materiali che vanno dal punto croce, ai programmi digitali 3D, alla pittura e al disegno, con un sottofondo contenutistico che è sempre collegato al mondo mediale così come lo abbiamo vissuto dagli anni 70' ad oggi.

Eroi dell'infanzia e dell'adolescenza, copertine di dischi, personaggi della Disney, veri e propri brand musicali che hanno fatto la storia degli ultimi 50 anni: Marina ha rielaborato questi input per dar vita a opere innovative e cariche di significato. Hardcore for dummies è il titolo di una serie di lavori che racchiude 32 parallelismi fra cartoni animati e musica.

La traslazione di significati è una delle cose che da sempre appassiona quest'artista: fra i suoi lavori della metà degli anni 90' c'è la rielaborazione, in forma pittorica e non, delle denominazioni delle molecole base dei farmaci più usati contro l'ansia, la depressione, l'insonnia, una rielaborazione in cui ha usato un linguaggio leggero per rimuovere l'aspetto "drammatico" della condizione che si vive. Per esempio, il nome "Diazepam" (molecola usata per molti ansiolitici) è stato dipinto con il format della Disney e sullo sfondo c'è il magico castello incantato. Un'opera che come molte altre ha un forte impatto visivo.

"Sono figlia della società dello spettacolo e del consumismo - ci spiega Marina - mi sono formata visivamente vedendo cartoni animati americani e giapponesi, quindi qualcosa di questo sicuramente è venuto fuori. Lavoro sul paradosso che credo sia uno degli stimoli che dà l'arte al pensiero".

La mostra di alcune delle sue opere sarà visibile fino al 16 dicembre presso l'aula Arte 3.0 del Liceo Artistico Pantini-Pudente.

"L'idea di invitare Marina Bolmini rientra in un progetto ben definito - ci spiega il professor Giuseppe Colangelo - quello di far avvicinare gli studenti agli artisti del territorio, troppo spesso più conosciuti all'estero che in casa propria. Marina è vastese anche se si è formata fuori, ma ora vive e lavora a Vasto. In programma c'è l'idea di collaborare proprio con gli artisti che vengono a scuola.

Il tema è sempre quello dei diritti umani, delle tematiche sociali su cui ci siamo già concentrati e di realizzare delle installazioni da collocare temporaneamente nei posti più degradati della città, dopo averli conosciuti, dopo aver instaurato un legame con chi vive quelle zone. Un progetto che all'interno ha tanto di ciò che abbiamo già fatto, a partire dalla marcia sulla pace fino al tema della legalità, passando per la tutela dei diritti che deve partire dal rispetto del prossimo".

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