Piernicola Silvis a Vasto: "Criminalità organizzata ed evasione fiscale sono le criticità del Paese"
Vasto L'ex questore e scrittore ha presentato il libro "Gli illegali", terzo della trilogia col commissario Renzo Bruni
VASTO. “Sono onorata della presenza di questi autori che hanno fatto tanto per lo stato italiano, persone integre e di sostanza che agiscono per il bene di tutti”.
Così Emanuela Petroro commenta l’ultima serata della kermesse culturale di “Scrittori in Piazza” che ha avuto come ospite Piernicola Silvis, “romanziere per passione”, ma con una lunga carriera alle spalle in Polizia.
“Commissario di Pubblica Sicurezza, prima capo della Squadra Mobile di Vicenza e poi di Verona, in seguito in servizio a Vasto, Osimo e Senigallia. Nel 2011 Questore di Oristano e di Foggia, dove, nell’agosto del 2017 e per limiti di età, concludo con l’operazione anticrimine più importante, cioè la cattura di Giuseppe Piddu Madonia, numero 2 di Cosa Nostra dopo Riina, avvenuta il 6 settembre del ’92”, ecco, riassunto, il corposo portfolio professionale che Silvis presenta su una pagina del Fatto Quotidiano, di cui è anche blogger molto attivo.
E in questa frase si potrebbe racchiudere il suo intervento a Vasto: “Una serata per scuotere le coscienze e renderle partecipi di quello che stiamo vivendo”.
L’autore, infatti, oltre a presentare il suo ultimo romanzo “Gli Illegali”, terzo della trilogia dopo “Formicae” e “La Lupa” e con protagonista l’agente dello Sco Renzo Bruni, ha regalato al pubblico di Piazza Barbacani una vera e propria testimonianza.
E lo dichiara lui stesso già nella quarta di copertina: “Ho delle storie da raccontare perché ne ho vissute molte. E le ho sofferte tutte”.
Sì, perché i suoi sono “romanzi sociali scritti da un uomo umile, di grande umanità e sensibilità”, spiega Petroro che racconta quanto coinvolgimento ci sia stato in un appuntamento al tempo stesso occasione per riflettere.
“I veri problemi che minacciano il nostro Paese sono la criminalità organizzata e l’evasione fiscale, nonché quell’etica estroflessa dell’apparire che oggi sembra dominare gli ambienti dove più alta dovrebbe essere a moralità”, ha affermato l’ex questore. E poi ancora: “il mio obiettivo è quello di mostrare ai miei lettori la realtà che si nasconde dietro le indagini più difficili, quale sia il modo di pensare dei poliziotti, da una parte, e dei malavitosi, dall’altra. Utilizzando, magari, battute ironiche che portano alla luce le ansie, i dubbi e i drammi di ognuno”.