Manutenzione della caldaia: guida completa

i consigli sab 04 marzo 2023
Dal web di La Redazione
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Manutenzione della caldaia: guida completa ©Web
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La manutenzione della caldaia è un obbligo previsto dalla legge, come indicato nel riferimento normativo del DPR 74 del 16 aprile 2013. Il suddetto processo comprende la manutenzione ordinaria e il controllo dei fumi. Nel primo caso, il professionista controlla che tutti i parametri di funzionamento dell’impianto siano a norma, valutando il grado di efficienza delle sue parti tenendo conto dell’usura e dell’obsolescenza generale della macchina.

Il controllo dei fumi, invece, si focalizza su dettagli come i valori di tiraggio e la temperatura dei fumi di combustione. Si considerano anche le emissioni di anidride carbonica, dettaglio centrale per inquadrare l’efficienza dell’impianto.


La frequenza

La legge non prevede attualmente obblighi annuali per la manutenzione caldaia. L’unico vincolo temporale previsto dalla normativa vigente riguarda il controllo dei fumi. La cadenza di riferimento dipende dal tipo di impianto e dalla sua potenza termica.

·      Controllo ogni due anni: obbligatorio in caso di impianti termici funzionanti con combustibile sia liquido sia solido di potenza termica uguale o inferiore a 100 kW, o in caso di impianti a gas metano o a GPL con potenza termica superiore a 100 kW.

·      Controllo annuale: obbligatorio per gli impianti a combustibile liquido o solido con potenza termica superiore a 100 kW.

·      Controllo ogni quattro anni: obbligatorio per legge su impianti a gas metano o a GPL con una potenza termica inferiore o pari a 100 kW.


A chi spetta la manutenzione negli immobili in affitto

 Per capire a chi spetta la manutenzione della caldaia in caso di immobile in affitto ci si attiene a quanto indicato nell’articolo 1576 del Codice di Procedura Civile. Al locatore spetta il pagamento delle riparazioni necessarie per permettere al locatario il pieno godimento del bene immobile. Ciò implica, per esempio, l’obbligo di sostituire la caldaia in caso di impianto fuori norma o non più efficiente.

Il locatario, salvo specifiche diverse inserite nel contratto, deve provvedere alle spese di ordinaria manutenzione. Tra queste, rientrano quelle per la caldaia, nonché il controllo dei fumi dell’impianto.

Queste regole valgono in caso di impianto termo autonomo. Se l’impianto è centralizzato, la responsabilità della manutenzione spetta all’amministrazione condominiale.


Le sanzioni in caso di mancata manutenzione

L’omessa manutenzione della caldaia può comportare, come previsto dal D.Lgs. 192/2005, una sanzione dai 500 ai 3000 euro, multa che può essere comminata, a seconda del soggetto che deve rispondere all’obbligo, sia al proprietario sia all’inquilino dell’unità immobiliare.

In caso di mancato aggiornamento del libretto dell’impianto, la sanzione può andare dai 500 ai 600 euro.

Le sanzioni sono conseguenza delle ispezioni, a loro volta effettuabili solo su impianti di potenza termica superiore ai 10 kW.


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