Avvistata in Abruzzo una poiana di Harris

sab 21 marzo 2020

Vasto Mentre tutti dobbiamo restare a casa, qualcuno scappa…

Flash News di La Redazione
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Avvistata in Abruzzo una poiana di Harris ©Marco Sborgia
Avvistata in Abruzzo una poiana di Harris ©Marco Sborgia

SPOLTORE. Marco Sborgia, attento osservatore degli animali e fotografo naturalista, ha fotografato ieri uno strano uccello rapace che volteggiava sopra la sua casa le cui caratteristiche non erano comuni a nessuna delle nostre specie, si trattava infatti inconfondibilmente di una Poiana di Harris.

La Poiana di Harris appartiene ad un genere comune in tutto il continente americano ma estraneo alla fauna europea che anche in Abruzzo viene comunemente detenuta dai falconieri per fini ludici (spettacoli e manifestazioni) e di caccia essendo molto facile da allevare ed addestrare.

Anche in questa occasione si tratta quindi di un animale in cerca di libertà scappato da qualche falconiere, questi casi, soprattutto se relativi a esemplari di specie diffuse in Italia, possono rappresentare un pericolo per alcuni animali selvatici sia per la innata “vocazione” predatoria dei rapaci che per i rischi sanitari o di inquinamento genetico delle popolazioni autoctone, come evidenzia lo stesso ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Negli ultimi anni si è assistito ad un notevole incremento di falconieri anche nella nostra Regione ma è bene ricordare che la vera falconeria, quella che l’ Imperatore Federico II di Svevia definiva De Arte Venandi cum Avibus, non utilizzava rapaci alloctoni o da utilizzare come pet e tanto meno animali con abitudini notturne o crepuscolari come Barbagianni, Gufi e Civette da “mostrare” in pieno giorno con evidenti sofferenze e stress per gli stessi.

La Stazione Ornitologica Abruzzese stigmatizza ancora una volta che allevare uccelli selvatici, seppure con tutti i permessi del caso, abituati a vivere in territori vastissimi per semplici fini ricreativi contraddice il dichiarato approccio zoofilo di chi li detiene. Non è un caso d’ altronde se in Italia sono stati vietati gli spettacoli circensi con leoni, tigri ed altri animali mentre vengono permesse le attività con animali domestici come cavalli e cani.

In occasioni simili si ricorda che è sempre opportuno contattare subito i comandi più vicini dei Carabinieri Forestale, o telefonando al n. 1515, al fine di recuperare gli animali e di verificarne la regolarità della detenzione.

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