Cassa integrazione Covid al palo, la Uilm porta l'istanza in Consiglio nazionale

L'emergenza Coronavirus gio 28 maggio 2020
Flash News di La Redazione
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Cassa integrazione Covid al palo, la Uilm porta l'istanza in Consiglio nazionale ©TermoliOnLine
Cassa integrazione Covid al palo, la Uilm porta l'istanza in Consiglio nazionale ©TermoliOnLine

ROMA. Ieri si è riunito il Consiglio Nazionale Uilm in modalità “a distanza” con il coinvolgimento più di 100 componenti e più di 20 interventi, numeri che confermano – anche scontando la “freddezza della modalità a distanza” – l’impegno e la passione dell’intero gruppo dirigente della Uilm, che in questi mesi difficili ha sempre continuato a operare a tutela dei lavoratori dei metalmeccanici. Il Consiglio Nazionale Uilm, in primo luogo, ha approvato alcune delibere statutarie e il rendiconto 2019 (all’unanimità). Svolti questi importanti adempimenti, si è aperta, con un’ampia relazione del segretario generale Rocco Palombella, una discussione sulle prospettive economico-sociali del settore metalmeccanico e del Paese durante e dopo il Covid-19. L’impatto economico della pandemia si prospetta drammatico per i prossimi mesi e per questo occorre che la Politica sappia individuare e poi applicare – con il coinvolgimento delle Parti Sociali – una politica industriale in grado di sostenere la ripresa produttiva nel settore manifatturiero, affrontando e risolvendo le crisi e sostenendo i settori strategici, anche varando strumenti innovativi.

Anche perché gli strumenti fin qui adottati durante questa emergenza hanno mostrato molti limiti. Denunciamo che la Cigo Covid-19, nonostante le promesse vede troppi lavoratori ancora in attesa dell’erogazione; del resto l’importo della Cigo risulta inadeguata a garantire un trattamento dignitoso. Anche i lavoratori così detti fragili si vedono talvolta negare le giuste tutele a causa di ambiguità e lacune della relativa normativa. Alla luce delle domande di malattia professionale per Covid-19 presentate all’Inail da fine febbraio ai primi di maggio, l’intero settore manifatturiero, al cui interno sono compresi i metalmeccanici, i tessili, i chimici e altre ancora categorie per quasi 4 milioni di addetti, ha registrato poco più di un migliaio domande su un totale di 44 mila.

Questo dato che ci permette di sostenere che, anche grazie all’impegno del Sindacato, delle Rsu e degli Rls per definire i Protocolli, le fabbriche e gli uffici non sono stati luoghi di contagio. Dobbiamo quindi porre grande attenzione per evitare che lo divengano. In questo quadro anche i rinnovi contrattuali, a cominciare dalla trattativa Federmeccanica-Assistal, sospesa di fatto ai primi di marzo, devono tener conto della nuova situazione, ma anche della necessità dei lavoratori e delle lavoratrici di essere sostenuti da un aumento del reddito netto, anche per far fronte degli aumenti dei prezzi che si stanno cominciando a registrare. Tra le tematiche normative del Ccnl, così come già previsto nella piattaforma, ma a maggior ragione dopo questi mesi, si dovrà porre grande attenzione alla regolamentazione dello smart-working. Infine, il Consiglio Nazionale Uilm ritiene che sia necessario poter esercitare tutte le libertà sindacali nel rispetto delle norme di sicurezza, a iniziare dalle assemblee di fabbrica».

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