"Grazie alla Via Verde molti Trabocchi scoperti dai turisti di tutta Italia"

in adriatico mer 16 settembre 2020

Vasto I Giganti del mare fanno tappa da i custodi del Trabocco Lupne

Flash News di La Redazione
2min
"Grazie alla Via Verde molti Trabocchi scoperti dai turisti di tutta Italia" ©Vastoweb.com
"Grazie alla Via Verde molti Trabocchi scoperti dai turisti di tutta Italia" ©Vastoweb.com

ABRUZZO. Entra nel vivo viaggio della barca a vela Matuca 3 per girare documentario alla scoperta di trabocchi e traboccanti d’Abruzzo, Molise e Puglia. A San Vito chietino protagonisti Franco Cicchetti e il suo allievo Mario Altobelli

"Il lockdown, l'epidemia del coronavirus, è stata durissima per tutti, in primavera, poi però i turisti sono arrivati, in tanti. Grazie anche alla buona promozione fuori regione, e soprattutto alla nuova pista ciclopedonale, che ha consentito a tante persone, pedalando e camminando, di ammirare i trabocchi, di cui prima ignoravano l'esistenza".

E' la testimonianza di Mario Altobelli, apprendista traboccante di San Vito Chietino, allievo e compare di battesimo del signor Franco Cicchetti, assieme al quale si prende cura, con una costante manutenzione, del “Lupone”, una delle fiabesche macchina da pesca lungo la costa dei trabocchi abruzzese, che si allunga con eleganza in mare dalla punta del Traforetto.

Mario e Franco sono solo due dei protagonisti incontrati nel corso del viaggio lento della barca a vela Matuca 3, con a bordo la troupe che sta girando in queste settimane il documentario "I giganti del mare", prodotto dalla Studio Kairos di Parma, nato da un'idea del regista teramano Daniele Di Domenico e da Fabio Abatantuono, direttore della fotografia, pugliese di Vieste.

“Su questo trabocco - spiega Franco Cicchetti – ci venivo da piccolo, con mio padre. Poi è stato abbandonato ed è andato in rovina. Negli anni ‘90 ho deciso di prenderlo in gestione, e l’ho ricostruito piano piano, rimettendolo a nuovo. Sapevo come fare, perché l’ho visto fare, ero ‘infarinato’. Perché l’ho fatto? Per passione, perché è giusto così”.

La costa dei trabocchi tra Ortona e Vasto è solo la prima tappa di un viaggio di 180 chilometri nautici. Prossime tappe, per raccontare altre tipologie di trabucchi, e raccogliere le testimonianze di altri trabuccolanti, in Molise e poi lungo le scogliere del Gargano, dove ad aspettarli ci saranno altre persone che con gli abruzzesi Mario e Franco hanno molto in comune, come Natale Masella di Vieste, che nonostante i 73 anni è ancora agile come un funambolo del circo, quando si muove sulla lunga antenna per avvistare i pesci ed è in cerca di chi raccolga il suo testimone. O come il famoso trabuccolante Giuseppe Marino, memoria storica di un’arte secolare, e ancora i membri della famiglia Fasanella, trabucchisti da sei generazioni.

Il progetto ha ricevuto il sostegno della Camera di Commercio di Chieti e Pescara, l’associazione Rinascita dei Trabucchi Storici di Vieste degli sponsor Astra srl e Cantina Colle Moro, ha come partner tecnici Legambiente Abruzzo, Taumat, Nissan e Marketing Digital Mind, si fregia del patrocinio del Parco Nazionale del Gargano, del Comune di Peschici e del Comune di Vieste, e del sostegno del Comune di Vasto e del GAL Costa dei trabocchi

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