Cobas: "Quale destino per lo stabilimento Pilkington di San Salvo?"
Vasto "C'è il rischio dello spegnimento di un Float e di molti esuberi tra i lavoratori"
SAN SALVO. Per la prima volta dopo 16 anni i Cobas non hanno partecipato alle elezioni delle Rsu in Pilkington (Leggi), una decisione amara ma presa con consapevolezza e legata principalmente all'incertezza sul futuro della multinazionale del vetro con sede nella zona industriale di San Salvo. Un futuro che preoccupa per via della crisi dell'automotive legata alla pandemia Covid-19 in atto.
A detta di Domenico Ranieri, portavoce provinciale dei Cobas, potrebbero essere circa 250 gli esuberi con investimenti bloccati e con il serio rischio dello spegnimento di un Float: "Il 31 marzo sarà chiuso l'esercizio fiscale, vorremmo conoscere quali sono i numeri reali, quanti lavoratori sono a rischio e se davvero sarà necessario spegnere uno dei due forni presenti nella sede sansalvese. Come e dove saranno ricollocati questi lavoratori?".
Un allarme quest'ultimo rilanciato nei giorni scorsi dopo l'uscita di un articolo pubblicato su NordEstEconomia ed in cui si annuncia sia la rinuncia da parte del gruppo Ngs all'investimento di 7 milioni di euro a Marghera, ma sopratutto come scrive Gianni Favarato "sarà presto chiuso a San Salvo un forno con conseguente esubero dei lavoratori".(Leggi).
Dunque c'è una preoccupazione reale tra le sigle sindacali e si è in attesa di capire come realmente stanno e andranno le cose.