Stellantis, i vertici europei incontrano le parti sociali a metà aprile, Uliano: si faccia chiarezza

il tavolo lun 29 marzo 2021
Lavoro ed Economia di La Redazione
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Ferdinando Uliano a Termoli ©TermoliOnLine
Ferdinando Uliano a Termoli ©TermoliOnLine

TERMOLI. Si muove qualcosa nelle relazioni tra Stellantis e parti sociali, lo annuncia Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl. «Come segreterie nazionali abbiamo appena ricevuto da Stellantis la convocazione per un incontro sindacale il giorno 15 aprile a Torino in presenza, dove parteciperanno i vertici di Stellantis Enlaged Europe.

La presenza dei vertici Regione Europe  è sicuramente importante per avere un quadro complessivo della situazione degli stabilimenti Italiani e per poter avere una prima discussione franca e trasparente rispetto ad alcune situazioni che si sono determinate nelle ultime settimane negli stabilimenti.

In particolare ci riferiamo ad alcune iniziative prese rispetto ad azioni di “riduzione dei costi” su alcuni settori, non condivise con il sindacato, e su alcune problematiche emerse in particolare nello stabilimento di Melfi.

Nello specifico ci riferiamo alla mancata partenza della terza squadra sulle produzioni ibride di Renegade e Compass, al conseguente rinvio della ripresa della piena attività di circa 1.500 lavoratori, all’aumento dell’uso della Cassa Integrazione e alle voci non confermate da Stellantis di uno studio che prevede un intervento su una linea di produzione. Le RSA di Fim Cisl di Melfi insieme alle altre organizzazioni sindacali, avevano attivato pochi giorni fa la procedura di raffreddamento per prevenire e risolvere il conflitto prevista dal contratto, a seguito delle mancate risposte da parte della direzione aziendale.

Nell’incontro del 15 aprile, non mancherà un confronto puntuale su tutti gli stabilimenti italiani e enti di servizio e di ricerca al fine di comprendere le reali intenzioni e strategie di Stellantis.

Come Fim Cisl sin dalla nascita di Stellantis abbiamo ribadito che le risorse economiche generate dalla fusione dei due gruppi FCA e PSA, sono un patrimonio dei lavoratori e devono pertanto essere orientate verso gli investimenti, al cambiamento delle motorizzazioni e alle innovazioni che caratterizzeranno la mobilità del futuro, per dare sicurezza e futuro al lavoro. 

Per quanto ci riguarda gli investimenti previsti del vecchio piano industriale di FCA che stanno proseguendo, devono essere completati. Ci aspettiamo inoltre che la fase di preparazione del futuro piano industriale di Stellantis veda il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, come del resto dichiarato da Tavares nell’incontro del 20 gennaio.

Per noi al centro ci devono essere i nuovi investimenti per garantire prospettive industriali e occupazionali positive per le varie realtà di Stellantis in Italia, siamo indisponibili a scelte che scaricano i costi sui lavoratori. La flessione del 23% riscontrata nelle immatricolazioni in Europa nei primi due mesi del 2021, che ha coinvolto tutte le case automobilistiche, non può essere utilizzata da Stellantis per azioni strutturali che impattano negativamente sulla capacità produttiva e sull’occupazione».  

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