"Il futuro di Sevel e Stellantis sempre più segnato dall'incertezza"
Vasto "Nonostante gli straordinari risultati di mercato del veicolo commerciale leggero prodotto in Val di Sangro"
ATESSA. I Sindacati tornano a parlare del futuro della Sevel. In una nota Michele De Palma della Segreteria Fiom Nazionale e Alfredo Fegatelli della Segreteria Fiom Chieti affermano:
"Il futuro di Sevel e delle aziende indotto e servizi di Stellantis è sempre più segnato dall’incertezza, nonostante gli straordinari risultati di mercato del veicolo commerciale leggero prodotto in Val di Sangro.
La crescita del mercato e la qualità del prodotto sono il risultato della capacità e intelligenza dei lavoratori, nonostante la mancanza di investimento di innovazione di prodotto (ibridizzazione e elettrificazione, self drive) e di processo (colli di bottiglia negli impianti compensati dai lavoratori) indispensabili per il futuro.
La mancanza di confronto sulle decisioni, già prese dall’azienda, di riduzione dei costi industriali che si è concretizzata nel taglio delle operazioni di pulizia dovrà essere messo in discussione.
L’incertezza sulla competizione nel Gruppo, con lo stabilimento polacco e con la Germania, dove da ultime notizie verrà prodotto un furgone con tecnologia ad idrogeno su tutti i marchi PSA. Unico modello escluso il Ducato.
La necessità di utilizzo degli impianti in sicurezza, aumentando l’occupazione stabile del territorio.
Per tutte queste ragioni la Fiom decide di: aprire confronto con Sevel e aziende indotto e servizi coinvolgendo i lavoratori, le OO.SS. Confederali e di categoria presenti; dar vita al coordinamento azienda Sevel e indotto; aprire confronto con istituzioni regionali e nazionali.
Con l’obiettivo di: aprire un confronto sui costi industriali e di fermare i tagli unilaterali che impattano sull’occupazione; reinserire al lavoro gli interinali lasciati a casa; realizzare un accordo che garantisca investimenti per la transizione industriale della capacità produttiva del veicolo commerciale leggero nel territorio, aumentare l’occupazione, a partire da quella delle donne e giovani."