"Honda un modello contro le delocalizzazioni selvagge, più certezze per l'industria abruzzese"

LA VISITA mer 13 ottobre 2021

Vasto La visita di Bombardieri e Palombella in Val di Sangro

Lavoro ed Economia di La Redazione
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ATESSA.  Per una Honda che festeggia convintamente i cinquant’anni di presenza in Abruzzo, c’è una Riello che delocalizza in Polonia, mandando a casa novanta persone. Luci e ombre di una regione a forte vocazione industriale, al centro della giornata che Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil, e Rocco Palombella, segretario generale Uilm, hanno trascorso in Abruzzo. Accompagnati da Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, e Nicola Manzi, coordinatore Uilm Abruzzo, i due leader hanno partecipato alla cerimonia per i cinquant’anni della Honda Italia, dal 1971 fiore all’occhiello dell’automotive in Val di Sangro. Nel pomeriggio, sono stati ospiti dell’attivo regionale della Uilm, insieme a centinaia di delegati, che si è aperto con l’intervento di Antonio Salvatorelli, rsu Riello: “La nostra fabbrica era un fiore all’occhiello, con livelli di produttività altissimi. Chiuderemo perché la logica del profitto ha avuto la meglio sull’impatto negativo che questa scelta scellerata avrà invece sul tessuto sociale abruzzese. Questo non deve essere permesso”.

Alla Honda, che conta seicento dipendenti e dove la lista dei metalmeccanici della Uil è risultata la prima organizzazione nelle elezioni delle rsu, Bombardieri ha detto: “Siamo qui per testimoniare la nostra attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori di uno stabilimento storico e importante, che ha scelto di radicarsi in questo contesto e che, anche nei momenti più difficili, ha praticato buone relazioni industriali con il sindacato per salvaguardare il lavoro e l’occupazione. Questa esperienza dimostra che quando si punta su ricerca e innovazione di processo e di prodotto si possono generare situazioni virtuose, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Tutto ciò a differenza, purtroppo, di quel che accade in altre realtà in cui abbiamo dovuto assistere a delocalizzazioni che stiamo chiedendo al governo e all’Europa, ciascuno per la propria parte, di contrastare con scelte forti ed efficaci, anche sul fronte contrattuale e fiscale. Peraltro - ha proseguito Bombardieri - questo territorio ha bisogno di ulteriore attenzione in un momento importante per il Paese. Con il Pnrr, infatti, si stanno utilizzando risorse europee per investimenti, si sta pensando a come ridisegnare il Paese e a quali politiche industriali mettere in atto per lo sviluppo e la crescita ed è importante capire se e come questo si concretizzerà nelle scelte del governo”. Il leader della Uil, infine, ha ricordato l’appuntamento di sabato 16 a Piazza San Giovanni a Roma: “Non ci facciamo intimidire, non abbiamo paura: sabato saremo in piazza per una grande manifestazione democratica, antifascista e per riproporre i temi del lavoro, del fisco, delle pensioni e dello sviluppo”.

“La Val di Sangro – ha detto Rocco Palombella - è una realtà importante, con 20 mila metalmeccanici, che contribuisce ad elevare il pil italiano, come Honda e Stellantis, che rappresentano la strategicità di un Paese. Ci sono multinazionali gestite da fondi, e realtà presenti da cinquant’anni, come la Honda: non dobbiamo demonizzare le multinazionali ma quelle gestite da fondi abbiano regole ferree, non possono sfruttare il territorio e andare via. Il governo si doti di leggi che governino questo fenomeno”. In merito alla Sevel, Palombella ha rimarcato che “al tavolo dei giorni scorsi ho chiesto spiegazioni per quale motivo si riducono i turni di lavoro in una fase in cui il mercato chiede furgoni: ci hanno detto che, mano a mano che arrivano i semiconduttori, rilanceranno la produzione e che la Polonia non creerà problemi a Sevel”.

“Ringrazio la Uilm – ha detto da parte sua Michele Lombardo – perché ha posto un tema centrale: in una regione dove un terzo della ricchezza arriva dall’industria, si sta facendo di tutto per tutelare questo sistema? Si sta facendo di tutto per evitare altre delocalizzazioni selvagge? È indispensabile riprendere il cammino per consolidare la vocazione industriale dell’Abruzzo, senza perdere tempo. Pretendiamo risposte, non si può più perdere tempo”.

 

“In un momento di grave emergenza, ci sono multinazionali che chiudono senza preavviso gli stabilimenti o delocalizzano mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. Al contrario la Honda rappresenta il tipo di azienda che rimane in Italia, nonostante le tante difficoltà e investe in ricerca e sviluppo mantenendo la produzione e tutelando l’occupazione. Questo è un esempio virtuoso da seguire, grazie anche a un modello costruttivo di relazioni industriali”. Lo dichiara *Rocco Palombella*, Segretario Generale Uilm.

“Allo stesso tempo ci sono delle criticità nella provincia di Chieti e Pescara, come nel caso di Sevel - prosegue il leader Uilm - Continueremo a chiedere il rispetto degli impegni presi, la continuità produttiva, senza nessun tipo ridimensionamento, con un ritorno ai 18 turni appena la crisi dei semiconduttori lo renderà possibile, e il rientro dei circa 900 precari a cui non è stato rinnovato il contratto nelle scorse settimane”.

“Un’altra vertenza che seguiamo da vicino è quella dei lavoratori di Riello - continua - che stanno pagando scelte scellerate da parte di un’azienda sana che ha deciso di delocalizzare la produzione in Polonia. Continueremo a ricercare le migliori soluzioni per garantire un futuro occupazionale e produttivo in questo importante sito”.

“Per quanto riguarda la Denso - aggiunge - grazie all’accordo con l’azienda abbiamo trovato una soluzione, con uscite incentivate, che ha evitato gli esuberi e un forte arretramento di questa essenziale attività produttiva. Vogliamo che siano garantiti gli investimenti per il futuro produttivo dello stabilimento di San Salvo”. 

“Chiediamo un intervento urgente della politica nazionale e regionale per risolvere le difficoltà che stanno vivendo da mesi i lavoratori di Atr di Teramo e le criticità sulle prospettive del sito di LFoundry di Avezzano che opera nel settore strategico dei semiconduttori” sottolinea Palombella. 

 “Siamo in un momento fondamentale per il futuro del nostro Paese - conclude - usciremo da questa emergenza senza precedenti solo con la salvaguardia occupazionale e del patrimonio industriale italiano”.

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