Esuberi Pilkington, Lolli: "Pronti a dare una mano, ma venga chiarito il piano investimenti"

L'INCONTRO mer 23 maggio 2018

San Salvo Graziano Marcovecchio: "Serve un piano industriale e convincere il nostro azionista ad investire"

Lavoro ed Economia di Di Federico Cosenza
2min
Incontro futuro Pilkington presso il Comune di San Salvo ©Vastoweb
Incontro futuro Pilkington presso il Comune di San Salvo ©Vastoweb
Esuberi Pilkington, Lolli: "Pronti a dare una mano, ma venga chiarito il piano investimenti"

SAN SALVO. Sono 140 i lavoratori a rischio alla Pilkington di San Salvo dopo che il prossimo 24 settembre scadranno gli ammortizzatori sociali. Si è discusso di questo presso il Comune di San Salvo nell'incontro organizzato da Tiziana Magnacca e che ha visto la presenza dei parlamentari abruzzesi Carmela Grippa, Gianfranco Rotondi, Luciano D'Alfonso, Camillo D'Alessandro, Nazario Pagano, Giuseppe Bellachioma. C'erano inoltre i consiglieri regionali Mario Oliveri, Pietro Smargiassi e Mauro Febbo, l' assessore Silvio Paolucci e il Vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli. Presenti anche quasi tutti i sindaci del vastese, i consiglieri di San Salvo e parte dell'amministrazione, il presidente della Pilkington e le sigle sindacali.

Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo, ha detto: "Per fortuna sembra che la politica abbia colto l'esigenza di intervenire presto. E' stato richiesto in primis che venga riconosciuto il lavoro usurante che consentirebbe di trasformare molti esuberi in pensionamenti. Lolli inoltre sembrerebbe aver trovato una soluzione che consentirebbe di dare una mano alla Pilkington, ma è importante che l'azienda investa e sia chiara sugli investimenti. Credo che una strategia di uscita ci sia".

Giovanni Lolli, Vicepresidente della Giunta regionale, ha affermato: "La Pilkington è la seconda azienda più grande d'Abruzzo. Al momento c'è un problema di prospettiva, servono investimenti in ricerca ed innovazione. Ora però bisogna capire cosa vuole fare la proprietà che noi siamo pronti a sostenere. Poi c'è il problema dell'esubero di 140 persone a cui non possono essere rinnovati gli ammortizzatori sociali. Su questo la Regione vuole provare e trovare uno strumento in deroga, ma alla condizione che Pilikington chiarisca il suo piano investimenti per il futuro".

A riguardo Graziano Marcovecchio, presidente della Pilkington, si è espresso così: "Nel 2012 avevamo 600 esuberi, oggi ne abbiamo 140. Ma bisogna evitare che questi aumentino a causa dell'assenza di un piano industriale e convincere il nostro azionista ad investire in nuove tecnologie, in nuove linee di prodotto e soprattutto in nuove lavorazioni strappandole alla concorrenza interna ed esterna. Speriamo di poter concordare nei prossimi giorni un piano industriale di questo tipo".

Per Emilio Di Cola, sindacalista della Cgil: "Stiamo affrontando il problema degli esuberi attraverso un piano sociale che dia la possibilità di far uscire personale che è vicino al pensionamento rispetto ai giovani che sono entrati in Pilkington negli ultimi 10 anni".

Franco Zerra, della Femca Cisl, nel suo intervento ha citato gli sfortunati casi della Golden Lady e la Canali: "Con la Pilkington stiamo cercando muoverci in anticipo e di evitare quanto è successo con le aziende della Val Sinello. Servono investimenti innovativi perché la globalizzazione ha reso tutto più difficile. I lavoratori fanno e faranno la loro parte, come del resto noi, ma anche le istituzioni e le forze politiche devono fare la loro parte. Il sistema paese deve reagire e ritrovare credibilità".

Per Domenico Ranieri, dei Cobas, il territorio è lasciato all'abbandono: "Abbiamo sollecitato in questa assemblea le istituzioni per darci una mano affinché si possa trovare una soluzione per i 140 esuberi. Stiamo lavorando per questo e speriamo che gli investitori tornino a puntare sul vastese".

Arnaldo Schioppa, della Uiltec–Uil, ha dichiarato: "Il 24 settembre ci troveremo con 140 esuberi da gestire. Sicuramente alcuni verranno trattati con il pensionamento anticipato, ma sono troppi ed allora va trovata un'altra soluzione. La politica deve darci una mano per trovare un ammortizzatore sociale che duri almeno un anno e che ci permetta di trovare una soluzione per tutti entro l'anno prossimo. Abbiamo inoltre l'esigenza di garantire ai giovani precari una continuità occupazionale sviluppando le aree della Bravo e della Primo."

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