Fondazione Milano, i sindacati: «Inadempienze e irregolarità»

LA LETTERA lun 11 marzo 2019

Vasto "Se non ci saranno segnali distensivi, decideremo insieme ai Lavoratori quali iniziative avviare, per la tutela dei loro diritti e della loro dignità"

Lavoro ed Economia di La Redazione
3min
Fondazione Mileno ©Vastowb
Fondazione Mileno ©Vastowb

VASTO. Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte dei sindacati della Fondazione Padre Alberto Milano:

"Care Lavoratrici, Cari lavoratori,

il contratto di lavoro anche se scaduto da molti anni, ha sempre regolamentato il rapporto di lavoro e ha nel tempo, costruito un percorso e un confronto tra sindacato e amministrazione.

Un confronto che si è sempre mosso nell'alveo del rispetto e dell’applicazione delle leggi e del contratto collettivo. È proprio nel rispetto delle norme e del contratto che le RSA CGIL FP -UIL FPL- CISL FP, si sono mossi negli anni.

Ma ancora una volta siamo costretti ad occuparci di inadempienze e irregolarità da parte dell’amministrazione, che ledono le corrette relazioni sindacali e tendono a sminuire il ruolo del sindacato e dei delegati.

Il contratto di lavoro e le leggi in materia regolamentano in modo inequivocabile i “diritti e i doveri” dei dipendenti, per cui la Fondazione P.A.M. che è sempre puntuale negli ordini di servizio, nei trasferimenti del personale, nelle contestazioni, nelle modifiche all’organizzazione, eccetera, allo stesso tempo dovrebbe mantenere un confronto costante con le parti sociali, a garanzia dei diritti che alla pari dei doveri sono in capo ai Lavoratori.

E’ da sottolineare che, nonostante gli impegni assunti e gli sforzi profusi a favore della Fondazione, in questi anni abbiamo lavorato ad un confronto rispettoso dei ruoli sempre nel rispetto e dell’applicazione delle leggi e del contratto collettivo, nonostante i rapporti siano stati altalenanti. Dobbiamo prendere atto che, purtroppo, oggi, le scelte compiute in alcuni reparti e servizi e che hanno visto l’amministrazione avallare alcune decisioni unilaterali senza passare dalla contrattazione aziendale ha suscitato preoccupazione nelle OO.SS.

In questi anni difficili, segnati da una crisi finanziaria e da una riorganizzazione della rete ospedaliera pubblica e privata, abbiamo dato prova di piena responsabilità nel ricoprire il nostro delicato ruolo, sempre attenti a coniugare le esigenze aziendali con la organizzazione della vita privata dei Lavoratori e in più circostanze ci siamo mossi al fianco dell’Ente per combattere ingiustizie, ritardi di pagamento da parte delle ASL o altro che potesse pregiudicare la stabilità della Struttura sanitaria.

Da anni siamo impegnati in discussioni su temi contrattuali, cerchiamo soluzioni alle tante richieste che ci sono pervenute dai lavoratori, e sono ancora irrisolti (ad esempio, l’applicazione corretta della banca ore, la consegna di calzature adeguate, la sostituzione delle divise usurate, il cartellino aperto, il turno notturno, la divisione dei reparti da 60 posti letto in modulo da 20 posti letto, i carichi di lavoro, il servizio mensa, l’indennità di turno, ecc..) a cui si vanno a sommare dei provvedimenti in tema di trasferimenti o spostamenti del Personale e di orario di lavoro, adottati unilateralmente e con piena discrezionalità, senza confrontarsi di fatto con le OO.SS., mettendo in pericolo le relazioni sindacali.

Inoltre, ricordiamo che l’Amministrazione ha il dovere dell’informazione preventiva, mentre in alcune occasioni siamo venuti a conoscenza dei fatti quando le scelte erano già state compiute. Come OO.SS abbiamo manifestato tutta la nostra contrarietà e disapprovazione, su tutte le scelte compiute senza un confronto con i sindacati e i lavoratori.

Come OO.SS. prendiamo atto che tale situazione, potrebbe provocare la rottura del sistema di regole che devono coesistere all’interno delle aziende per un rapporto proficuo per il bene e la crescita nell’azienda e confidiamo che nessuno dell’amministrazione voglia avallare le decisioni che altri hanno intrapreso. Nel caso contrario ognuno si assumerà le proprie responsabilità.

Se non ci saranno segnali distensivi, decideremo insieme ai Lavoratori quali iniziative avviare, per la tutela dei loro diritti e della loro dignità, ed anche per riaffermare quelle che sono le prerogative sindacali."

RSA CGIL FP - RSA UIL FPL - RSA CISL FP

Leone Daniele, Domenico Fecondo, Donato Tricase, Camillo Di Felice

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