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martedì 25 Novembre 2025
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​Le correlazioni delle principali borse estere

VASTO. Da quando è finito il baratto, tutte le negoziazioni avvengono in denaro e questo lo sanno davvero tutti. Ma dietro questa pura e semplice banalità si nasconde una grossa verità che riguarda sia le borse che il mercato Forex. Se ci si pensa con attenzione si nota una conseguenza diretta della diffusione della moneta: se tutti gli scambi sono fatti attraverso lo scambio di valute allora ogni scambio influenza anche il rapporto tra le monete stesse.

Dunque, per capire come si muove il prezzo di una coppia di valute su un grafico bisogna ricordarsi di valutare non solo i fattori intriseci, come il rapporto di forza tra una moneta e l’altra, ma anche i fattori estrinsechi ovvero tutte le forze esterne al mercato che riescono ad impattare le valute, ma anche tutti gli altri asset di mercato.

Qui parliamo quindi del concetto di “correlazioni”, tanto importante quanto poco chiaro per chi opera sui mercati. Le principali valute e mercati sono sempre correlati tra loro e i cambiamenti in un campo di negoziazione possono sempre andare a impattare una realtà economica presente in qualche altra parte del mondo apparentemente scollegata.

Correlazioni tra asset finanziari

All’interno delle principali borse estere le correlazioni sono sempre la misura del rapporto tra due variabili. La correlazione può essere di natura positiva e in quel caso le variabili assumono movimenti nella stessa direzione, oppure la correlazione può essere negativa e in quel caso le variabili si muovono in direzione opposta.

Nel campo delle correzioni poi esiste anche il concetto di tasso, ovvero un parametro che indica quanto le due variabili sono correlate e si influenzano a vicenda. Il classico esempio di borsa parla della correlazione esistente nel campo delle obbligazioni.

Si tratta del collegamento esistente tra i prezzi delle obbligazioni e i rendimenti obbligazionari, questo è un classico caso di correlazione negativa, perché le due variabili sono inversamente correlate. Quando i prezzi delle obbligazioni aumentano nello stesso momento i rendimenti scendono e vice versa. Questo è il classico caso di correlazione negativa tra prezzo e rendimento.

Quando si pensa ai mercati finanziari bisogna guardarli come al regno delle correlazioni. Gli investitori professionisti le tengono d’occhio perché fin quando un trend dura le correlazioni, positive o negative che siano, tra l’andamento di azioni, valute e materie prime restano sempre un punto di riferimento per capire se si può continuare a guadagnare o bisogna chiudere la posizione a mercato.

I traders professionisti sono in grado di intercettare prima di tutti gli altri i cambiamenti nelle correlazioni, non solo quando queste si indeboliscono, ma anche quando si rafforzano oppure ne nascono delle altre inedite. Questo molto spesso è alla base di grandi affari che si riescono a portare a casa.

Correlazioni importanti

Facciamo ora alcuni semplici esempi di correlazioni che tutti conoscono e alle quali bisogna sempre fare attenzione in fase di investimento:

  • Dollaro americano e oro: questi due asset sono correlati negativamente questo perché l’oro è considerato come il più classico dei beni rifugio. Quando il prezzo dell’oro sale il valore del dollaro scende perché questo spesso è sintomo di instabilità dei mercati e di meno disponibilità a investire.
  • Euro e oro: se invece pensiamo all’euro e all’oro qui la correlazione è positiva, nel senso che quando il dollaro scende e l’oro sale anche l’euro tende a rafforzarsi sul dollaro. Questo perché l’euro si rafforza sempre quando ci sono notizie negative che riguardano il dollaro.
  • Sterlina e petrolio: qui invece abbiamo una correlazione positiva perché la produzione di energia è molto importante per il PIL inglese e circa il 25% del FTSE 100 è costituito da aziende nel campo del petrolio.