Crisi Pilkington: "Il nostro territorio non si può permettere di perdere nuovi posti di lavoro!"

lavoro gio 25 luglio 2019

San Salvo "Stiamo lavorando per un prolungamento della cassa integrazione"

Lavoro ed Economia di Antonia Schiavarelli
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Crisi Pilkington, "Il nostro territorio non si può permettere di perdere nuovi posti di lavoro!" ©SanSalvoWeb
Crisi Pilkington, "Il nostro territorio non si può permettere di perdere nuovi posti di lavoro!" ©SanSalvoWeb
Esuberi Pilkington, si spera in un prolungamento della cassa integrazione

SAN SALVO. Questo pomeriggio presso la sede della Cisl, si è tenuta una conferenza stampa sulla crisi occupazionale in atto alla Pilkington, che prevede il licenziamento di 55 lavoratori. I sindacalisti hanno voluto chiarire ciò che sta accadendo nell'imminenza del termine della cassa integrazione, prevista per il 24 settembre.

"Il Piano industriale proposto dall'azienda ha tempi lunghi, tali da non consentire di assorbire gli esuberi, quello che abbiamo chiesto all'azienda è di venire incontro alle necessità dei lavoratori. Tuttavia dobbiamo essere coscienti che il mercato dell'auto si sta evolvendo, verso un nuovo modello che prevede un utilizzo di macchinari robotizzati dove la figura umana è sempre meno presente, il nostro impegno come sindacati è quello di cercare di mantenere i livelli occupazionali.

Parlavamo alcuni anni fa - continuano i sindacati - di 625 esuberi, poi sono diventati 228, poi nel 2017 190, fino a giungere nel giugno dell'anno scorso grazie al Piano industriale, gli esuberi sono diventati a giugno 2018 sono divenuti 130 all'atto della sigla dell'accordo quadro".

Il problema sono i tempi secondo i sindacati, tra la dismissione di alcuni impianti e la messa in opera dei nuovi, in mancanza di ammortizzatori sociali, si dovrà fare in modo di arrivare a gennaio/aprile 2020.

Tuttavia chiariscono i sindacati, "Durante questo anno non siamo rimasti con le mani in mano, con la Rsu si sono intraprese una serie di azioni. 25 mila ore di formazione che hanno aiutato a formare personale secondo caratteristiche che potessero renderlo maggiormente utile all'azienda, giungendo quindi ai 55 esuberi strutturali. Dal 24 settembre non saremo più in grado di garantire la cassa integrazione, abbiamo quindi chiesto all'azienda di anticipare alcune nuove produzioni lì dove possibile. L'azienda ci ha infatti garantito che circa 30 lavoratori saranno impegnati in questa nuova lavorazione da ottobre".

I sindacati chiederanno tuttavia una ulteriore proroga della cassa integrazione, ma potrebbero non esserci i fondi, a questo riguardo, i sindacati hanno palesato la possibilità di chiedere un sostegno alla Regione Abruzzo.


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