Andrea Buresti: «Sono stato licenziato perché non posso lavorare di notte»

La storia sab 16 novembre 2019

Vasto Domenico Ranieri: "Cercheremo di far tornare Andrea a lavorare"

Lavoro ed Economia di Federico Cosenza
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Fca Atessa Plastics unit ©vastoweb.com
Fca Atessa Plastics unit ©vastoweb.com

VASTO. «Sono stato licenziato perché non posso lavorare di notte», esordisce così Andrea Buresti nella conferenza stampa indetta dai Cobas per fare luce sulla storia del lavoratore della Fca Plastic Unit di Atessa.

Una vicenda iniziata nel lontano 2002 quando Andrea era capo turno fino al primo licenziamento giunto nel 2009. Poi il rientro a lavoro dal 2015 fino all'ottobre del 2019 quando è arrivato il secondo licenziamento.

Quest'ultimo, fortemente provato, ha raccontato così la sua storia fatta di due licenziamenti all'attivo: "Sono entrato in azienda nel 2002 e nel 2009 sono stato licenziato per la prima volta. Sono rimasto a casa per 5 anni con lo stipendio, nonostante avessi vinto tre gradi di giudizio e il giudice mi avesse riammesso al lavoro. L’azienda non ha mai adempito a questo e dopo 5 anni e mezzo mi ha richiamato, ma io nel frattempo in questi anni ho avuto dei problemi fisici e i medici mi hanno sconsigliato di fare la notte. Nonostante tutto però, dopo un po' di anni, mi hanno rimesso al turno di notte anche se avevo mostrato tutte le cartelle che dichiaravano l’impossibilità a farlo.

Adesso combatterò per via legale come purtroppo ho sempre fatto da 10 anni a questa parte. Devo vincere questa battaglia che per me è fondamentale. A causa dei due licenziamenti, per più di due anni ho avuto diversi problemi sia fisici che mentali, non dormivo più la notte per la preoccupazione del lavoro. Mi hanno usurato e ho consumato 10 anni della mia vita a curarmi. Inoltre sono monoreddito, vivo da solo, ho un mutuo da pagare e questa situazione mi hanno messo in grave difficoltà. Ai miei colleghi cerco di far capire che bisogna rimanere tutti uniti perché potrebbe capitare anche a loro. L’azienda gioca sul fatto che ognuno pensa solo a se stesso."

Domenico Ranieri dei Cobas si è espresso così a riguardo: "Ci siamo trovati per l'ennesima volta di fronte ad un licenziamento a dir di poco punitivo nei nostri confronti, in quanto il lavoratore che in questi giorni era malato, appena rientrato al lavoro è stato adibito dal medico competente al turno notturno. È chiaro che le prescrizioni del suo specialista mostravano che non poteva lavorare di notte ed è stato sanzionato con una lettera di licenziamento. Subito dopo la lettera di licenziamento abbiamo indetto un'assemblea cui hanno partecipato in tanti e poi abbiamo aderito allo sciopero. Oggi abbiamo indetto una conferenza stampa per fare il punto della situazione sulle iniziative da intraprendere verso l’Fca. Abbiamo dato già mandato ai nostri legali per far sì che Andrea rientri a lavoro. Le azioni future saranno molto più incisive rispetto a quelle che abbiamo fatto".

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