"Stipendi al 50% alla Fondazione Mileno, non ci è stato chiarito il perché dai vertici"

sanità mer 12 febbraio 2020

Vasto "Le organizzazioni sindacali hanno stigmatizzando tale comportamento"

Lavoro ed Economia di La Redazione
3min
Daniele Leone ©Daniele Leone
Daniele Leone ©Daniele Leone

VASTO. "Prendete il settore della sanità privata in Abruzzo, infilateci dentro tutto, ma proprio tutto: Case di Cura art.56, R.S.A., centri, psichiatria, strutture riabilitative, cliniche private, CSSA, RA, ambulatori FKT, servizi di logopedia, piscine, reparti NIA-AIA; etc... Dentro quelle mura abbiamo un vasto campionario del mercato del lavoro.

Ai lavoratori vengono applicati numerose tipologie contrattuali, uno più al ribasso dell'altro ed ecco spiegato l’esplosivo cocktail della sanità privata in Abruzzo, un velenoso miscuglio di retribuzioni, orari di lavoro e diritti differenti tra una struttura e l'altra, un cocktail somministrato a circa 6mila lavoratori della sanità privata convenzionata d’Abruzzo, che vede molti lavoratori con contratto AIOP fermi al 2007, una parte di lavoratori con contratti ARIS, ( Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto), con gli arretrati economici fermi al 2007, poi abbiamo i lavoratori sempre della sanità privata convenzionata a cui viene applicato il UNEBA, ancora più svantaggioso per i lavoratori che perdono le indennità di turno, le maggiorazioni festive e notturne, le indennità, etc, e in fine ecco un'altra parte dei circa 6 mila lavoratori del settore della sanità privata convenzionata d’Abruzzo, a cui viene applicato il contratto delle cooperative e lascio a voi immaginare che diritti e retribuzione percepiscono. Tutto questo è un sistema che permette a molti imprenditori del settore sanità privata convenzionata di risparmiare milioni di euro.

Un feroce dumping contrattuale in Abruzzo a cui bisogna dire basta, la politica deve intervenire unita con il sindacato e rivedere le convenzioni e a far sì che chi spreme il settore come un’arancia per trarre profitto/utili applicando contratti e salari bassi, bene le tariffe per queste strutture devono subire una decurtazione.

Al contrario le strutture che applicano gli standard assistenziali e le piante organiche previste dalla norma che investono in formazione, che applicano i contratti nazionali buoni, etc. si devono vedere riconosciuto un aumento dei setting fermi ad oltre 20 anni.

Soprattutto dobbiamo dire basta alla diversificazione di retribuzione tra pubblico e privato e tra privato e privato. Non è possibile che un infermiere che lavora con contratto ARIS percepisce oltre quattrocento euro in meno del collega del pubblico, un oss di cooperativa porta a casa oltre 600 euro in meno del collega del pubblico e 400 meno euro in meno del privato, e che un terapista o logopedista oltre 500 euro in meno dei colleghi del pubblico, etc.. Ce n’è abbastanza su cui riflettere e portarci imprenditori, assessore e sindacato sedersi ad un tavolo e affrontare questi temi.

Ieri mattina presso la sede dell’assessorato alla sanità della regione Abruzzo, CGIL CISL UIL Regionali, venuti a conoscenza che la proprietà della Fondazione Padre Alberto Mileno di Vasto, struttura convenzionata con il sistema sanitario regionale ha pagato solo il 50% dell’ultima retribuzione, hanno immediatamente chiesto un incontro all’assessore alla sanità.

Ricordo che né i lavoratori né i sindacati ancora oggi hanno avuto dai vertici della struttura notizie sul perché di questa scelta. I segretari regionali all’incontro di ieri mattina oltre a discutere del problema degli stipendi dei lavoratori del San Francesco hanno discusso anche di altre strutture private convenzionate che hanno problemi causati dal mancato perfezionamento dei contratti del 2019 tra Regione, AUSL e privato accreditato.

Le organizzazioni sindacali hanno stigmatizzando tale comportamento e ribadito che il salario deve essere garantito dal datore di lavoro e che eventuali ritardi procedurali, che intervengono tra Regione, AUSL e soggetti privati erogatori, non possono in alcun modo interferire con la puntuale corresponsione della retribuzione.

Per questo hanno chiesto all’assessore Veri l’immediato pagamento delle spettanze maturate e non ancora corrisposte ai lavoratori. Inoltre è stato posto all’Assessore regionale alla sanità una maggiore attenzione al problema chiedendo di conoscere la reale situazione ed una rapida soluzione della questione.

L’Assessore si è impegnata a verificare quanto sta accadendo ed ha precisato che comunque è stata già inviata alle AUSL formale comunicazione circa il mantenimento dei budget precedente per le strutture private accreditate in attesa del perfezionamento dei contratti di cui sopra.

Inoltre nel corso della riunione abbiamo unitariamente richiesto la convocazione di un tavolo regionale che veda coinvolti la Regione, le OO.SS. e le Associazione Datoriali regionali di categoria AIOP ed ARIS in ordine ai temi legati al rinnovo del CCNL Sanità Privata.

Vogliamo cogliere l’occasione come RSA per Ringraziare attraverso il vostro giornale quanti ci hanno manifestato la loro vicinanza in questi momenti particolari, grazie a tutti."

Per la RSA della Fondazione Padre Alberto Mileno Daniele Leone


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