"Effetti devastanti per i B&B per via dell'emergenza Covid-19"

TURISMO KO mar 05 maggio 2020

Vasto "Non si trova traccia in alcun provvedimento sui tempi e modalità di riapertura del settore turistico extra alberghiero"

Lavoro ed Economia di La Redazione
3min
"Effetti devastanti per i B&B per via dell'emergenza Covid-19" ©Vastoweb
"Effetti devastanti per i B&B per via dell'emergenza Covid-19" ©Vastoweb

VASTO. Il settore turistico è uno dei più colpiti per via dell'emergenza Covid-19. A Vasto, come in tutto l'Abruzzo, si prospetta una stagione difficile per il comparto.

La crisi non riguarda solo le strutture alberghiere, ma anche i B&B. Si tratta di una forma di ospitalità che negli ultimi anni ha avuto un grande successo, ma che ora rischia di sparire.

A riguardo pubblichiamo la lettera di Sonia Celenza, che gestisce un bed and breakfast in città, e che si rivolge all'assessore regionale al turismo:

"Preg.mo Assessore Dr. Mauro Febbo, mi rivolgo a Lei in qualità di titolare di un’attività turistica ricettiva extra-alberghiera da quindici anni, nel caso di specie Villa Martina bed and breakfast sita nel Comune di Vasto (CH), così come disciplinata dalla L.R. n° 78 del 28/04/2000, e ciò in quanto non mi è sfuggita la preziosa attenzione che ha riservato nel corso degli anni a questo micro settore del turismo della nostra bellissima Regione.

Gli effetti su queste micro attività provocate dalla recentissima pandemia del Covid 19 sono stati devastanti, ma la cosa peggiore è stato il silenzio delle istituzioni nei nostri confronti in quanto nessun Provvedimento, Nazionale e Regionale, le ha menzionate.

Eppure gli adempimenti a cui siamo stati sottoposti a far data dalla legge istitutiva dei Bed and Breakfast e successive modifiche non sono stati pochi, basti pensare all’obbligo di comunicare gli arrivi e le partenze al SITRA nonché all’Autorità di Pubblica Sicurezza, all’istituzione della tassa di soggiorno comunale ed adempimenti connessi, all’obbligo di conseguire l’attestato di formazione di operatore del settore alimentare, all’obbligo di registrare la propria struttura presso l’Azienda Sanitaria competente per territorio, all’obbligo di dotarsi e di aggiornare secondo necessità il documento di autocontrollo semplificato per la somministrazione della colazione, ed in ultimo, ma non per importanza, aggiungerei l’obbligo di svolgere la propria attività secondo la diligenza media richiesta, appellandosi sempre al buon senso.

Sia chiaro che ritengo giusti tali obblighi (anche se alcuni, a mio giudizio, andrebbero semplificati in quanto eccessivamente farraginosi per queste micro attività), quello che mi lascia basita è il fatto che a questi doveri non si sia contrapposto, in un periodo di grande criticità come questo, alcun tipo di considerazione da parte delle Istituzioni competenti, non a caso non si trova traccia in alcun provvedimento sui tempi e modalità di riapertura del settore turistico extra alberghiero, settore che pure contribuisce a soddisfare le esigenze sempre più frammentate di un turismo di nicchia e non solo.

La circostanza che queste micro strutture siano sprovviste di P. iva e, quindi, di codice ATECO, non è sufficiente a giustificare una tale dimenticanza, cosa che non è avvenuta in altri Stati Europei a vocazione turistica.

Essendo i bed and breakfast piccole strutture con al massimo 4 camere sono in grado di soddisfare esigenze specifiche della ristretta clientela che difficilmente potrebbero essere meglio soddisfatte altrove.

A titolo esemplificativo Le faccio presente che ricevo quasi quotidianamente richieste di alloggio da parte di aziende che si trovano a lavorare per alcuni giorni nella zona di Vasto le quali mi rappresentano la grande difficoltà a trovare alloggio presso strutture alberghiere sprovviste delle aree parcheggio necessarie ai mezzi di lavoro dalle stesse utilizzati (furgoni nella migliore delle ipotesi), area parcheggio invece disponibile presso la mia struttura, dotata di n 4 camere al piano terra (completamente separate dalla mia abitazione), ciascuna con bagno interno ed ingresso autonomo con accesso diretto al parcheggio ed al giardino (senza necessità di percorrere aree comuni tipo corridoio).

Chi si è avventurato in questo tipo di attività ha sicuramente investito in termini finanziari (per lo più di tasca propria) nonché di impegno personale e professionale. E ciò anche per integrare un reddito familiare che, specie per le donne che da sempre hanno maggiori difficoltà ad integrarsi nel mondo del lavoro dovendo costantemente bilanciare il noto binomio famiglia-lavoro, non è stata cosa di poco conto. Del resto, da ciò che ricordo, la ratio legis della normativa istitutiva delle strutture ricettive extra alberghiere fu anche questa.

Egregio Assessore, Le scrivo questa lettera perché sono certa che non mancherà di riconfermare l’attenzione che ha sempre riservato al nostro settore, specie in un momento così difficile e preoccupante."


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