Operatori della sanità privata chiedono rinnovo del contratto: "Pronti allo sciopero"

sanità gio 21 maggio 2020

Vasto "Da 14 anni i lavoratori della sanità privata e da 8 quelli delle rsa non vedono alcun aumento a fronte di profitti delle imprese"

Lavoro ed Economia di La Redazione
2min
Infermieri in emergenza Covid ©Vastoweb
Infermieri in emergenza Covid ©Vastoweb

VASTO. Sono pronti allo sciopero gli operatori sanitari della sanità privata per il mancato rinnovo del contratto:

"Le scriventi Organizzazioni Sindacali sono a richiedere un incontro urgente in merito all’oggetto. Vi informiamo, infatti, che il tentativo di conciliazione con le controparti presso il tavolo ministeriale ha dato esito negativo ed è stato proclamato lo Sciopero Nazionale il prossimo 18 Giugno per la Sanità privata e Rsa in ragione della vertenza per il rinnovo di entrambi i Contratti Collettivi Nazionali.

La rottura definitiva si è perpetuata nelle scorse ore a seguito di dichiarazione delle nostre controparti Aris ed Aiop che ancora una volta mettono in discussione la sostenibilità del rinnovo contrattuale, dopo aver sottoscritto un verbale presso il Ministero con le Regioni e il Governo, dopo aver raggiunto un accordo con i nostri sindacati sulle tabelle economiche, dopo aver avuto ulteriori conferme dell’impegno massimo delle Regioni a risolvere anche nei territori dove gli accordi sulla remunerazione delle prestazioni erano in ritardo, oggi si utilizza la pandemia per chiedere ulteriori risorse, che comunque sono arrivate sia dal Dl Cura Italia che dal Dl Rilancio.
Comprenderete che la misura è colma, da 14 anni i lavoratori della sanità privata e da 8 quelli delle rsa non vedono alcun aumento a fronte di profitti delle imprese che continuano a crescere grazie al contributo pubblico.
E’ una vergogna. Caro Presidente, Caro Assessore, Vi chiediamo di adoperarvi per i lavoratori che garantiscono quei servizi e che meritano di vedersi rinnovato il Contratto. Non possiamo più giudicare affidabili soggetti datoriali che nel corso di questi mesi hanno disatteso ogni impegno, non solo convenuti ai tavoli negoziali, ma anche quelli contratti ai tavoli istituzionali.
In molte Regioni si sta procedendo alla risoluzione degli accreditamenti, tema che vi riproponiamo come cruciale nell’ambito della discussione del Patto della Salute.
I datori di lavoro si definiscono, impropriamente, la componente di diritto privato del sistema sanitario nazionale, volendo far riferimento ai rapporti che intercorrono tra le loro aziende e gli enti pubblici, ebbene questi rapporti sono regolati da vincoli non solo regolativi, normativi ma anche etici e queste imprese li violano non riconoscendo la giusta ed equa retribuzione ai lavoratori grazie ai quali fanno profitto utilizzando risorse del sistema pubblico.
Siamo certi che difronte a questa ingiustizia le Istituzioni si adopereranno per ripristinare una corretta modalità di relazione non solo tra le parti negoziali ma nel riaffermare il principio che i soggetti che operano in convenzione, accreditamento o concessione con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti del lavoro oltre che delle norme che regolano il rapporto tra soggetti pubblici e privati.
Pertanto siamo a chiederVi un incontro urgente e rimaniamo in attesa di sollecito riscontro."

FP CGIL CISL FP UIL FPL

Paola PUGLIELLI Vincenzo MENNUCCI Pino DE ANGELIS

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