Trasporto pubblico: "Da tre mesi aspettiamo la cassa integrazione"
Vasto "Le società pubbliche hanno deciso di sostenere i propri dipendenti anticipando la cassa integrazione e le aziende private no"
VASTO. "Da tre mesi aspettiamo la cassa integrazione" a parlare così è Luciano Cicchitti, autista di Di Fonzo da oltre 15 anni.
Quest'ultimo poi aggiunge: "Percepiamo solo lo stipendio per le giornate veramente lavorate e nel periodo in cui siamo stati collocati in cassa integrazione non abbiamo ricevuto un euro. Dall'azienda è arrivata la disponibilità a chiarire le proprie posizioni, ma all'atto pratico ci è stata data solo la disponibilità di ricevere acconti. Si tratta di una iniziativa lodevole, ma non certo sopperire a quelli che sono i bisogni familiari. Addirittura abbiamo qualche collega con buste paghe con netto da pagare e segno negativo, cosa che non avevo mai visto prima".
Sulla delicata questione si è espresso anche Luciano Lizzi della Faisa Casal: "Le società pubbliche hanno deciso di sostenere i propri dipendenti anticipando la cassa integrazione e sostenendo le famiglie dei lavoratori, le aziende private no. Gli autisti sono stati lasciati da soli in attesa che la cassa fosse stata erogata dal Governo. Purtroppo la cassa ad oggi non è stata ancora percepita e preoccupa molto se si dovesse verificare una nuova ondata di contagi. Noi chiediamo che le aziende vengano incontro alle necessità dei dipendenti e non con un semplice acconto. Ci sono premi di risultato in sospeso, organizzazione del lavoro da rivedere, ma le aziende sono restie a fare qualsiasi cambiamento in questa fase. Noi invece sosteniamo che è il momento per cercare di migliorare la propria organizzazione e il sostegno ai lavoratori".