Verso lo sciopero dei metalmeccanici del 5 novembre, prove tecniche alla Fim-Cisl

La protesta sab 24 ottobre 2020
Lavoro ed Economia di La Redazione
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L'incontro distanziato ©Termolionline.it
L'incontro distanziato ©Termolionline.it

FOSSACESIA. Nella giornata di ieri a Fossacesia si è tenuto l’attivo dei metalmeccanici Fim-Cisl di Abruzzo e Molise. Il prolungamento della trattativa per il rinnovo del Ccnl di categoria, scaduto il 31 dicembre scorso, a causa dell’irresponsabilità di Federmeccanica, ha condotto le tre confederazioni sindacali alla dichiarazione di 4 ore di sciopero il 5 novembre. Una forzatura dovuta atta a sensibilizzare la parte datoriale per una seria e veloce ripresa della trattativa.

L’attuale stato di crisi che il mondo intero a causa della pandemia non deve essere un parafulmine alla non volontà di riprendere la trattativa perché il numero dei lavoratori tutelati dal Ccnl nel nostro Paese sono circa 2.361.000, un numero importante che produce una porzione di Pil nazionale assai significativa.

I metalmeccanici oggi sono pronti a confrontarsi con le nuove sfide causate dalla crisi pandemica con proposte scritte nella piattaforma per il rinnovo appunto per affrontare le nuove sfide che l’attuale situazione ci sta coinvolgendo. Quindi alla rivendicazione salariale si aggiunge un piano di formazione soggettiva a interventi cospicui sul Walfare e soprattutto a una riflessione sulla stabilità dei precari nelle aziende superando là dove è possibile le precedenti leggi fatte dalla politica. Quindi una buona e partecipata manifestazione del 5 novembre diventa di notevole importanza.

A relazionare è stato il segretario nazionale Ferdinando Uliano.

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