Fipe Confcommercio in piazza a Vasto: "Urgenza di sostegni immediati per la categoria"

il sit-in mer 28 ottobre 2020

Vasto In Piazza Rossetti la manifestazione nazionale “#sonoaterra”

Lavoro ed Economia di La Redazione
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Fipe Confcommercio in piazza a Vasto: "Urgenza di sostegni immediati per la categoria" ©Andrea Marino
Fipe Confcommercio in piazza a Vasto: "Urgenza di sostegni immediati per la categoria" ©Andrea Marino

VASTO. Una protesta ordinata e silenziosa ma al tempo stesso determinata. Sono scesi in piazza Rossetti a Vasto questa mattina i rappresentanti della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) di Confcommercio Chieti per ribadire al Governo l’impellenza di aiuti concreti e istantanei per una categoria messa in ginocchio dall’ennesimo Dpcm anti Covid 19.

La mobilitazione indetta da Fipe a livello nazionale denominata “#Siamoaterra” ha coinvolto 10 mila persone in 24 piazze d’Italia con l’obiettivo di esprimere i valori economici e sociali della ristorazione e dell’intrattenimento italiano. La chiusura anticipata di bar e ristoranti insieme alle misure restrittive adottate nei confronti di imprese di catering, banqueting e intrattenimento, rischia di infliggere il colpo di grazia ad un settore sull’orlo del baratro fallimentare.

Per questo imprenditrici e imprenditori di Fipe Confcommercio Chieti hanno, simbolicamente, apparecchiato per terra disponendo coperti rovesciati per ricordare alla politica lo stato di emergenza nel quale versa il settore della ristorazione con 300mila posti di lavoro a rischio, 50mila aziende che potrebbero chiudere entro fine 2020 e 2,7 miliardi di euro bruciati solo per effetto dell’ultimo decreto. Una protesta pacifica e apolitica come hanno tenuto a precisare gli esponenti della Fipe. “Il Decreto Ristori approvato dal Governo è un primo importante segnale che va apprezzato, ma dopo decine di provvedimenti che hanno avuto problemi a diventare realmente operativi, pensiamo ad esempio ai ritardi della cassa integrazione, il fattore tempo è essenziale- ribadiscono i rappresentati Fipe- per recuperare un po’ di fiducia nelle istituzioni.

Se le risorse promesse non arriveranno sui conti correnti degli imprenditori entro i primi giorni di novembre, il Paese perderà una componente essenziale dell’agroalimentare e dell’offerta turistica che da sempre ci rendono unici al mondo”. In prima fila nella protesta della Fipe, Marisa Tiberio, presidente provinciale Confcommercio Chieti.

“La situazione è critica e la confusione innescata dai continui Dpcm non aiuta i pubblici esercizi e neppure il piccolo commnercio che è davvero allo stremo delle forze. La speranza- afferma Tiberio- è che arrivino aiuti concreti per la categoria perché, in caso contrario, in tanti non potranno più riaprire le proprie attività e gli sforzi profusi da tutti noi si riveleranno purtroppo inutili.”

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