Edmondo Laudazi: "Progetto Calliope? Nessuno ostacoli il Porto di Vasto"
VASTO. "Alcune nostre osservazioni - a difesa del Porto di Vasto - sul “fantasmagorico” progetto Calliope hanno scatenato un putiferio di natura pseudoambientalista .
La tipica reazione di chi viene colto mentre sta rubando le caramelle e che, invece di entrare nel merito dei problemi sollevati , preferisce ricorrere alla personalizzazione volgare . Un “forum”, astioso ed inutile, che non ci tocca.
Noi, da tempo, sosteniamo che occorra trovare a Vasto un corretto equilibrio tra le zone costiere fragili e protette delle Riserve e le aree portuali della Z.I. di Punta Penna, da trasformare in Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate, anche per il tramite di una attenta riconversione degli usi ammissibili, per i quali abbiamo anche presentato un dettagliato Piano Particolareggiato . Sosteniamo anche che basta edilizia residenziale e consumo del suolo lungo la costa, a valle della S.S. 16 , che è necessario rimediare a ritardi ed orrori di superficialità ed incompetenza, commessi nella progettazione e nella realizzazione in corso della Via Verde e che occorre valorizzare il recupero delle emergenze monumentali dei trabocchi della nostra costa. Per tutte queste questioni abbiamo prodotto atti, innovativi e moderni, senza essere ascoltati.
Noi studiamo molto, pratichiamo meglio di chiunque altro il territorio e non accettiamo, da nessuno, illazioni di ridotta conoscenza delle questioni trattate.
Crediamo, inoltre, nelle capacità di progetto , di vigilanza e di controllo delle associazioni ambientaliste, ma ne evidenziamo le limitate capacità di gestione e non sopportiamo le azioni subdole , partorite dai “sinistri” amici della nostra terra che, con la scusa della salvaguardia degli ecosistemi fragili del vastese, operano da anni per deprimere la economia del nostro paese e tentano di svilire il nostro Porto, con l’utilizzo artefatto dei vincoli.
Pensate, infatti, cosa potrebbe ammantarsi - IN PARTE - sotto la copertina del prestigioso progetto bilaterale Italia – Cipro , Life-Natura, denominato CALLIOPE: in maniera - come al solito - opaca ed intrasparente abbiamo accertato essere prevista una ipotesi di riserva marina, non solo davanti a Punta Aderci , ma anche dal lato sud del Porto di Vasto, proprio sopra il molo di levante, che si dovrebbe allargare , in pieno ed evidente contrasto con il vigente PRG, con il Piano Regolatore Portuale e con la perimetrazione della ZES. Se non è un macroscopico errore di perimetrazione , allora ci venga spiegato di cosa si tratta.
A nostro parere, si tratta di una proposta progettuale da ricovero psichiatrico, avviata di nascosto, senza una chiara motivazione delle effettive ragioni e dei fabbisogni globali della costa vastese, senza l’ascolto degli Enti e con la connivenza del Comune di Vasto , in danno dei vastesi , del lavoro dei nostri giovani e del nostro territorio.
Non ci fidiamo, per la valorizzazione e la tutela della nostra gente, del Sindaco Menna e dei suoi “sinistri” sodali , che approvano contemporaneamente , riserve lungo la costa e piani di lottizzazione ( Piano Costa, Zona F3, C1) , che combinano macelli nella progettazione e nei tracciati delle piste ciclabili, che bloccano i finanziamenti per il turismo , che ritardano bonifiche, isole ecologiche e opere di protezione contro i dissesti e le frane.
A tutti diciamo , chiaramente : nessuno tocchi il Porto di Punta Penna, motore e volano del rilancio della nostra Vasto.
Il Nuovo Faro, Edmondo Laudazi