Turismo, Garavaglia a San Salvo: "Ci interessa che gli operatori fatturino"

LA VISITA mar 27 luglio 2021

San Salvo Il Ministro: "L'obiettivo è che l'Italia resti zona bianca e non diventi zona rossa come la Spagna"

Politica di Federico Cosenza
3min
Turismo, Garavaglia a San Salvo: "Ci interessa che gli operatori del settore fatturino" ©Vastoweb
Turismo, Garavaglia a San Salvo: "Ci interessa che gli operatori del settore fatturino" ©Vastoweb
Turismo, Garavaglia a San Salvo: "Ok mare e montagna, in difficoltà le città d'arte"

SAN SALVO. Visita a San Salvo per il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia. Quest’ultimo è stato ricevuto nella sala consiliare del Comune dal Sindaco Tiziana Magnacca e dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

Prima dellincontro si è espresso così sui numeri della stagione turistica condizionata dalla pandemia: "Stagione complicata e lo si sapeva, l'Italia è in zona bianca e così deve rimanere. In Spagna c'è addirittura il coprifuoco con la zona rossa. Sui numeri mare e montagna molto bene, soffrono le città d'arte per la mancaza dei turisti stranieri, ma è una situazione di tutto il mondo e dovuta dal Covid-19.

Successivamente il Ministro ha incontrato gli operatori turistici e gli albergatori per discutere di “Turismo, prospettive per il futuro del territorio nel post Covid” e  ai quali ha ribadito che "non bisogna abbassare la guardia e con un po' di organizzazione si riesce a fare tutto. Bisogna lavorare di squadra, non è  facile ma dobbiamo farcela. Quello che conta per noi è far fatturare gli operatori".

Infine nel porto turistico "Le Marinelle" ha presenziato la  cerimonia di consegna della Bandiera Blu assegnata dalla Fee Italia per la ventiquattresima volta alla spiaggia di San Salvo e  ai balneatori. Sull’importante vessillo si è espresso così: "E' un giusto riconoscimento perchè dietro la bandiera blu non c'è solo il bel mare, ma anche i servizi e l'organizzazione dell''amministrazione".

“La crescita economica di città come San Salvo e Vasto è la risultante di un corretto equilibrio tra sviluppo ambientale, paesaggistico ed industriale. Potrebbero apparire vocazioni in contraddizione tra loro ma non è così. In particolare, lo sviluppo industriale abbiamo il dovere di preservarlo e lo stiamo facendo come dimostra la recente vicenda della Pilkington”.

“Come Giunta – ha ricordato Marsilio abbiamo stanziato fondi, attraverso un bando,  in favore dello stabilimento Pilkington di San Salvo come ristoro dei costi sostenuti dalle aziende che, durante il primo lockdown, sono state costrette a sostenere i costi fissi degli impianti a ciclo continuo rimasti in funzione, tra cui gli altiforni anche in assenza di produzione. Circostanza che non solo ha consentito di garantire i livelli occupazionali – ha aggiunto – ma che avrà un peso decisivo anche per il futuro, al di là della crisi che sta condizionando il mercato. E poi, in quella che avrebbe dovuto essere la sede dell’autoporto di San Salvo, mai utilizzata, la Regione, con una tempistica da record, ha creatole condizioni perché si realizzasse l’insediamento di Amazon, assolutamente strategico per la logistica. Stiamo puntando molto anche sullo sviluppo turistico – ha sottolineato il Presidente – ma per stimolare anche investimenti privati abbiamo bisogno di potenziare l’aeroporto, i porti e la viabilità in generale”.

Marsilio ha quindi puntato l’accento sul nodo infrastrutturale che resta un tema prioritario.

“La promozione turistica del nostro Abruzzo – ha dichiarato – subisce, inevitabilmente, un filtro di selezione. Infatti, quand’anche il marketing territoriale riuscisse a catturare ulteriori potenziali visitatori, nel momento in cui si va a verificare quanto tempo ci voglia per raggiungere alcune località e con quali difficoltà ci si muova, questa criticità fa diminuire l’appetibilità dell’intera regione. C’è quindi bisogno di recuperare questo gap infrastrutturale – ha proseguito Marsilio – che, purtroppo, si è accumulato in qualche decennio di disattenzione e di marginalizzazione dell’Abruzzo rispetto a molte altre regioni. Adesso ci sono fondi e programmi straordinari per il rilancio dell’economia nel dopo pandemia.  Quello che l’Abruzzo chiede – ha concluso –  è la giusta attenzione per ottenere le risorse che ci aiutino a colmare questo divario”.

 

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