"In campo tutte le risorse possibili per evitare un ulteriore spopolamento"

VASTO. "Ero fiducioso perché i cittadini mi hanno dimostrato sempre un grande affetto, anche i giovani. All'inizio avevo tassativamente rifiutato l'idea di ricandidarmi per una seconda volta, ma sono stato letteralmente pregato. Così negli ultimi 15 giorni mi sono messo in discussione e nonostante gli impegni professionali, perché attualmente sono responsabile facente funzione di primario del reparto di Anestesia e Rianimazione di Vasto, ho accettato. A circondarmi, però, c'è una squadra di collaboratori che mi ha dato garanzia di aiutarmi e supportarmi in questo compito così importante".

A parlare è Walter Di Laudo che con la lista civica "Uniti si rinasce" è stato riconfermato Sindaco di Celenza sul Trigno alle elezioni del 3 e 4 ottobre.

Sì, perché Di Laudo ha vinto per la seconda volta con il 63,03% decretando di fatto la sconfitta del candidato Venosini, con cui si era già battuto nel 2016.

Un impegno politico sulla scia dell'innovazione e del cambiamento che però, come lo stesso primo cittadino ci ha spiegato, è stato bruscamente troncato dalla pandemia.

"Abbiamo messo in campo diversi progetti. Qualcuno è stato realizzato ma qualcosa ha subito un freno ed è stato rinviato. La nostra priorità è stata sicuramente l'emergenza sanitaria e, in prima linea, sono stato soprattutto impegnato nella gestione delle operazioni di screening e di vaccinazione a Celenza e nei paesi limitrofi. Ora sicuramente speriamo di recuperare il terreno perduto. Il nostro obiettivo primario è sicuramente quello di combattere lo spopolamento. Facciamo parte di quei Comuni che perdono all'incirca 20 persone l'anno e abbiamo pochissime nascite. Attualmente siamo 820 anime, ma nonostante tutto cerchiamo di puntare su quei servizi che possano convincere le coppie a rimanere, dal mantenimento dei plessi scolastici alla creazione di un nido che attualmente ospita 10 bambini, nonché con delle rette molto basse. Stiamo fortemente sostenendo l'unica realtà lavorativa che è una residenza sanitaria per anziani è che un fiore all'occhiello per il Vastese. Stiamo nel frattempo cercando di buttare giù progetti che valorizzino il territorio soprattutto per incentivare un turismo di tipo naturalistico, recuperando anche il centro storico con la creazione di un eventuale albergo diffuso. Quest'ultima è un'idea interessante ma è ancora un'utopia perché dobbiamo attingere a fondi adeguati per comprare e ristrutturare delle abitazioni. Intanto dobbiamo mettere in campo tutte le nostre possibilità per evitare il fenomeno dello spopolamento, considerato che ci sentiamo soli ma che non ci piangiamo addosso".