Nuovi ospedali, Febbo: «Inviata una diffida a Rup Capocasa»

Edilizia sanitaria ven 14 dicembre 2018

Vasto "Con le risorse messe a disposizione dal governo si può avviare l'iter pianificato senza ricorrere al Project financing"

Politica di La Redazione
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Mauro Febbo ©vastoweb.com
Mauro Febbo ©vastoweb.com

CHIETI. «Oggi stesso ho notificato una diffida a procedere, indirizzata a Giulietta Capocasa, responsabile unico del procedimento (Rup) del bando di gara europeo per la realizzazione del Project financing del nuovo ospedale di Chieti. L’iniziativa è motivata dalla decisione del Governo, annunciata dal Ministro attraverso una lettera (che si allega) indirizzata al Direttore della programmazione del Ministero, di aumentare di ben 4 miliardi il fondo per l’edilizia sanitaria che potrà essere utilizzato per la costruzione dei nuovi ospedali evitando il ricorso a progetti di finanza attraverso le imprese private». A dichiararlo è il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che spiega quanto segue: «Dai documenti del Ministero emerge chiaramente come sia stato deciso di destinare 2,4 miliardi di euro esclusivamente per gli investimenti in itinere. Adesso, con queste nuove risorse, è possibile riprendere la programmazione avviata per la costruzione dei nuovi ospedali così come pianificato dal precedente governo regionale di centrodestra. Infatti, con la nomina attesa da mesi e la decisione dell’attuale Governo nazionale di dare mandato al Nucleo di valutazione degli investimenti di esaminare nel più breve tempo possibile le proposte di Accordi di programma già in itinere relativi all’edilizia sanitaria, è finalmente possibile avviare concretamente la programmazione dei nuovi ospedali di Vasto, Lanciano, Avezzano e la ristrutturazione del presidio ospedaliero di Penne».

«Ricordo – sottolinea Febbo - come la costruzione dei nuovi ospedali era stata prevista e programmata nel 2011 dall’allora commissario Gianni Chiodi, nella consapevolezza che fosse più economico costruire nuove strutture piuttosto che tentare di adeguare l’esistente che prevedeva un fondo così suddiviso: 228 milioni dallo Stato, 12,5 dalla Regione, e 101 milioni derivanti dalla sdemanializzazione delle aree di risulta dei vecchi ospedali. Oggi che i 228 milioni dello Stato diventano realtà, ovvero “per cassa”, dunque disponibili oltre l'accesso al mutuo Cassa Deposito e Prestiti (tasso 1%) decade del tutto l’idea di avviare i Project financing per la realizzazione dei nuovi ospedali così come pianificato dall’attuale governo regionale ed è possibile, invece, avviare l’iter della loro costruzione. Come è indispensabile bloccare e rivedere immediatamente l’attuale irrealizzabile, antieconomico oltre che illegittimo Project Financing proposto dall'Ati Maltauro per il nuovo nosocomio di Chieti che, ribadisco, intravedo solo ed esclusivamente come un'azione scientemente preparata che prelude al collasso anche economico e finanziario della sanità teatina, con ripercussioni sulla classificazione di Dea di II Livello e conseguentemente sulla stessa Università».

«Pertanto – conclude Febbo – ho diffidato formalmente il Rup del bando di gara europeo per la realizzazione del Project financing del Santissima Annunziata, oltre che la Direzione aziendale e regionale, a compiere qualsiasi atto propedeutico alla indizione del bando, preannunciando azione di responsabilità penale ed erariale. Inutile evidenziare che a meno di 60 giorni dal rinnovo del Consiglio regionale e conseguentemente dell'Esecutivo dirigenza attuale deve esimersi dal compiere atti che impegnino (o creino le premesse) risorse ingenti per programmazione futura».

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