Castaldi: «Sulle trivelle il Movimento 5 stelle non arretra»

M5s gio 24 gennaio 2019

Vasto "Abbiamo puntato i piedi e siamo arrivati ad un risultato positivo e coerente con le nostre battaglie storiche"

Politica di La Redazione
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Castaldi ©Vastoweb
Castaldi ©Vastoweb

ABRUZZO. Decreto Semplificazioni: raggiunto l'accordo nella maggioranza sull'emendamento 11.0.43 del senatore M5S Gianluca Castaldi, recante "Disposizioni in materia di Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee", il quale verrà approvato nel pomeriggio dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavori pubblici.

"Sulle trivelle il MoVimento non può e non vuole arretrare, è un tema per noi fondamentale: abbiamo puntato i piedi e siamo arrivati ad un risultato positivo e coerente con le nostre battaglie storiche contro le trivelle, che oggi posso rivendicare con orgoglio. Archiviamo così le accuse incredibili dei giorni scorsi, per qualcuno eravamo improvvisamente diventati 'SÌ TRIV'. Ribadisco con piacere quanto già espresso dal Ministro Costa: siamo e resteremo sempre contro le trivelle."

Il senatore segretario dei 5 stelle spiega così la natura del provvedimento: "L’emendamento che inseriamo nel DL Semplificazioni ha come obiettivo un quadro territoriale di riferimento, definito e pienamente condiviso (Stato-Conferenza unificata), rispetto al quale pianificare lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale, un piano ispirato a valorizzare fortemente la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e con il fine di accompagnare la transizione del sistema energetico nazionale verso la decarbonizzazione."

"L’adozione del Piano consentirà inoltre agli operatori - sottolinea il parlamentare abruzzese - una maggior semplificazione circa l’individuazione delle aree idonee presso cui effettuare le attività di prospezione, ricerca e coltivazione. Per raggiungere la finalità ci diamo 18 mesi, un tempo congruo che viene accompagnato con la introduzione di una speciale 'moratoria' sino all’approvazione del Piano stesso, che si sostanzia con la sospensione di procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca o di coltivazione di idrocarburi, nonché con la messa in regime di sospensione temporale dei permessi di prospezione e di ricerca in essere (tra cui quelli di ricerca rilasciati nel Mar Ionio)."

Le novità non finiscono qui: "C'è un aumento fino a 25 volte dei canoni annuali per le concessioni di idrocarburi - continua Castaldi - a partire dal 1°giugno 2019, e di quelli dei permessi di prospezione e ricerca a partire dal termine della “moratoria”. Il solo gettito dei canoni passerebbe - a situazione dei permessi attuali - da 1.338.358 € a circa 33 milioni!

L’emendamento si limita a sospendere tali titoli minerari, che potrebbero tornare operativi o conferibili dopo una riconosciuta compatibilità col Piano delle aree: in tal caso non verrebbero richiesti indennizzi, se non per gli oneri finanziari derivanti dal ritardo causato. Non abbiamo quindi nulla da temere dalle eventuali pretese di risarcimento da parte degli operatori colpiti dalla moratoria, soprattutto perché l’aumento dei canoni previsto dal comma 8 comporterà maggiori entrate per l’erario."

"Senza il mio emendamento - spiega il senatore - il MISE avrebbe dovuto rilasciare 36 titoli, di cui 5 nei prossimi 6 mesi e 31 il prossimo anno. Va aggiunto che le attività upstream non rivestiranno carattere di pubblica utilità. È uno stop senza appelli - conclude Castaldi, capogruppo M5S in Commissione Industria - per i tifosi delle trivelle."

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