Qualità dell'aria, Pedicini: «Piano regionale basato su dati obsoleti»

M5s gio 07 febbraio 2019

San Salvo «L’Ue chiarisca se è regolare»

Politica di La Redazione
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Piernicola Pedicini ©vastoweb.com
Piernicola Pedicini ©vastoweb.com

ABRUZZO. «La tutela della qualità dell’aria è un obiettivo strategico che le amministrazioni dovrebbero perseguire con tenacia e costanza, ma soprattutto con rigore. Purtroppo il piano regionale recentemente approvato dalla Regione Abruzzo non sembra andare in questa direzione», commenta l’eurodeputato e portavoce M5S Piernicola Pedicini.

Il 18 maggio 2018 la giunta regionale, facendo seguito al recepimento delle disposizioni comunitarie contenute nella Direttiva 2008/50/CE, ha introdotto una proposta di revisione al precedente “Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria”. Nell’introduzione al documento, viene esplicitamente riportato che lo stesso è stato elaborato sulla base dei dati delle emissionie atmosferiche e concentrazioni in aria aggiornate al 2012. Inoltre, il progetto sembrerebbe basato su una copertura della rete di monitoraggio non sufficiente a descrivere in modto dettagliato il reale stato della qualità dell’aria.

Questa tipologia di piano, così come prescritto dagli allegati alla Direttiva 2008/50/CE, deve essere uno strumento di programmazione di misure atte a fronteggiare eventuali sforamenti di valori limite dei principali inquinanti.

“In assenza di dati aggiornati e probabilmente non completi - prosegue l’eurodeputato - risulta difficile capire come si intenda garantire la salubrità dell’aria e predisporre le misure necessarie per intervenire laddove siano stati registrati valori anomali. Per questo ho chiesto alla Commissione europea se, alla luce della normativa esistente, ritiene che il piano approvato dalla giunta della Regione Abruzzo possa essere effettivamente efficace e se contiene tutte le informazioni stabilite dalla regolamentazione vigente”.

All’incompletezza dei dati, si aggiunga un’altra verità scientifica, recentemente rilevata da uno studio dell’European Environment Agency (Eea), l’Agenzia europea dell’Ambiente che fornisce dati utili per le politiche ambientali, da cui emerge che l’Abruzzo è una tra le regioni più vulnerabili in Europa, essendo non solo tra i territori più esposti al rischio di inquinamento ma risultando carente anche sotto il profilo dei parametri socio-sanitari.

«Tutto questo - rileva Pedicini - ci preoccupa e ci spinge a muoverci a tutti i livelli istituzionali. Se il piano regionale per il risanamento dell’aria non fosse adeguatamente rimodulato, si tratterebbe solo dell’ennesima beffa a danno dei cittadini abruzzesi che hanno pagato con i loro soldi la progettazione di un strumento totalmente inefficace. I dati dell’Eea sono allarmanti. E’ ora di cambiare aria in Abruzzo. A partire dalle scelte politiche che i cittadini avranno modo di operare alle elezioni di domenica. Scegliere il cambiamento e votare il M5S in quell’occasione, vorrà dire scegliere di lottare per i propri diritti».

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