Elezioni, a Carpineto e San Giovanni penitenziaria a caccia di ferie

VASTO. In vista delle ormai imminenti elezioni amministrative del 26 maggio, anche nel Vastese si è ripresentata la prassi che vede esponenti delle forze dell’ordine, principalmente agenti della polizia penitenziaria, figurare all’interno delle liste elettorali di alcuni paesi nei quali avverrà il rinnovo del Consiglio comunale e la contestuale elezione del sindaco.

In Abruzzo a lanciare l’allarme è stato Mauro Nardella, sindacalista Uil, agente penitenziario al carcere di Sulmona, che denuncia questa anomalia che dipende dalla formulazione dell’articolo 81 della legge 121/1981 in base al quale “gli appartenenti delle forze dell’ordine candidati ad elezioni politiche o amministrative sono posti in aspettativa speciale con assegni dal momento della accettazione della candidatura per la durata della campagna elettorale”. Un’enunciazione che in altri termini significa aspettativa elettorale retribuita per un periodo che va dalla data dell’accoglimento della candidatura da parte della Commissione Elettorale alle ore 24:00 del secondo giorno antecedente le consultazioni. Complessivamente, appena meno di un mese.

Nel Vastese sono tre le liste composte da membri delle forze dell’ordine. Due sono a San Giovanni Lipioni (Lega..ti per San Giovanni Lipioni e Vivere Insieme), una a Carpineto Sinello (L’Alternativa). Non a caso entrambi i comuni sono abbondantemente sotto i mille abitanti e per tali circostanze non c’è neppure la necessità di raccogliere le firme per la formazione di una lista elettorale. In questi due centri appare dunque scontata la rielezione dei sindaci uscenti Antonio Colonna e Catherine Aurore Rossi.

Un fenomeno che si rinnova ad ogni tornata elettorale amministrativa e che è causa anche di un annoso problema di carenza di organico nelle settimane precedenti il voto, che solo una modifica della legge del 1981 potrà prevenire che si ripeta ancora in futuro.