Insieme per Cupello: «Sul Civeta attacco senza precedenti dalla destra»

chiarezza lun 17 giugno 2019

Cupello Dalla minoranza richieste di accesso agli atti e di un Consiglio comunale ad hoc

Politica di La Redazione
2min
Camillo D'Amico ©Facebook
Camillo D'Amico ©Facebook

CUPELLO. I consiglieri comunali di opposizione del gruppo 'Insieme per Cupello' intendono chiarire quando segue in merito alla questione Civeta:

«L’impianto di compostaggio denominato Civeta, sorge su territorio di Cupello.

Conseguentemente, il Sindaco del Comune di Cupello, ha ruoli e responsabilità che gli provengono dalla legge in merito alle sorti dell’impianto ed ha prerogative che gli provengono dalla legge e dallo statuto dell’ente.

Egli, poi, come Sindaco ha il dovere prima di tutto di informare i cittadini sulla questione che si agita in seguito all’indagine della Magistratura e sulle implicazioni di ordine ambientale e non lo ha finora assolto.

I consiglieri comunali di opposizione di area centro sinistra hanno, prima del rinnovo della carica di Sindaco e del consiglio comunale, chiesto a gran voce di sapere.

Essi, poi, hanno suggerito una iniziativa alla maggioranza, pronti ad eventualmente discutere di quella o di quell’altra proveniente dalla stessa maggioranza.

Ed invece niente, solo una strategia disinformata che ha fatto gioco in campagna elettorale e che, però, non si giustifica oltre.

Sicché, nella condizione che dopo il risultato della campagna elettorale si potesse tornare serenamente e costruttivamente a parlare di ambiente e di Civeta, hanno chiesto la convocazione di un nuovo consiglio comunale.

Non prima, però, di aver chiesto l’accesso a tutti gli atti della vicenda Civeta (e sono ancora in attesa di riceverli) visto il particolare arroccamento dell’amministrazione comunale, anche quella attuale.

È in atto, invece, un attacco senza precedenti da parte della destra locale, in uno con movimenti ambientalisti che l’hanno sostenuta più o meno apertamente, nella recente consultazione elettorale, per altro risultando decisivi, per impedire il dialogo o per condurlo verso lidi (gli unici per verità) a loro congeniali.

Chiacchiere e scherno, cioè, per non parlare e per non assolvere ai doveri di chiarezza verso i cittadini.

Ferma la dichiarata volontà di fare chiarezza, che ci anima e ci animerà sempre, si interpella gli stessi personaggi che a vario titolo creano confusione, per sapere:

  1. se è obbligo del Sindaco informare, nella maniera ritenuta più opportuna, ma comunque puntuale, i cittadini di Cupello e conseguentemente del comprensorio sui rischi ambientali connessi alla nuova situazione?
  2. se è doveroso o meno per il Sindaco di Cupello convocare un’assemblea dei sindaci dei comuni aderenti al Civeta, per discutere della vicenda?
  3. se è doveroso o meno porsi in un ottica collaborativa, ma anche di impulso all’attività di indagine investigativa condotta dalla Autorità giudiziaria e amministrativa?

Su quest’ultimo argomento, troppe sono state le “chiacchiere” sempre tese allo scherno per spostare l’argomento sull’unico terreno a questa amministrazione, come si diceva sopra, affidandosi a scomposti interventi diretti o di qualche sirena, che dai territori vicini fanno da soldati a protezione del fortino.

Chiariscano una volta per tutte se veramente pensano che non si possa trovare un modo per conferire i rifiuti provenienti dai comuni consorziati nella vasca sottoposta a sequestro dell’Autorità Giudiziaria, senza compromettere le indagini.

Se oseranno sostenere questo, chiariscano pure nella stessa nota (cosi non perdiamo tempo) gli amministratori locali o le loro sirene, quali competenze hanno sulla gestione dei rifiuti e sulle modalità con le quali si svolgono indagini tese a sapere la specie e il quantitativo dei rifiuti in una discarica; così finalmente sapremo pure con chi abbiamo a che fare.

Nelle more di tutto ciò attendiamo che il richiesto Consiglio Comunale venga indetto nei termini senza sotterfugi».

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