Polizia municipale, la minoranza presenta mozione: «Atto illegittimo»

NO AL REGOLAMENTO sab 12 ottobre 2019

Vasto "Le Organizzazioni sindacali hanno evidenziato gravi irregolarità"

Politica di La Redazione
8min
Polizia Municipale ©Vastoweb
Polizia Municipale ©Vastoweb

VASTO. "A seguito della seduta della commissione regolamenti in cui le Organizzazioni Sindacali hanno evidenziato gravi irregolarità nella bozza di regolamento proposta dalla maggioranza ed essendo circostanza acclarata che il regolamento di Polizia Locale vigente è manifestamente illegittimo e ciò nonostante con provvedimento del 18.9.19, ad oggi nemmeno pubblicato a distanza di un mese sull’albo pretorio del Comune, il Sindaco Menna e il dott. Toma, unico dirigente rimasto in Comune, hanno rinnovato l’incarico di Comandante del Corpo a un dipendente che pochi mesi fa ha citato in giudizio il Comune di Vasto per vedersi riconoscere le differenze retributive che con il rinnovo dell'incarico fino al dicembre 2020, vede la posizione difensiva del Comune di Vasto notevolmente aggravata poiché, in caso di soccombenza, dovrebbe corrispondere le differenze fino a tale data.

Ma soprattutto il Sindaco ha adottato un atto in applicazione di un regolamento illegittimo perchè approvato dalla sola Giunta Comunale e che di fatto mette il Comandante alle dipendenze del dirigente, che gli attribuisce il ruolo di posizione organizzativa e l’eventuale indennità di risultato secondo il suo giudizio, in palese contrasto con la normativa nazionale e regionale che impone l’autonomia del Comandante che risponde solo al Sindaco.

Poichè non è sostenibile che proprio nel settore che dovrebbe garantire la legalità sul territorio comunale, chiedendo ai cittadini il rispetto delle norme, si palesino illegittimità che ledono la figura del Corpo, in data odierna noi consiglieri Giangiacomo, d’Elisa, Laudazi, Prospero e Suriani abbiamo presentato una mozione che impegna il Sindaco a rimuovere i provvedimenti illegittimi ed adottare un regolamento conforme a normativa, bandendo immediato concorso per la copertura del posto di Comandante aperto come per normativa anche all’esterno dell’apparato comunale.

Ancora una volta siamo costretti a censurare l’operato dell’amministrazione comunale in materia di personale che, con scelte politiche discutibili, impedisce lo svolgimento di concorsi aperti a tutti come, invece, è necessario in un contesto socio-economico che vede tanti giovani meritevoli tagliati fuori da opportunità lavorative che la legge gli consente."

I consiglieri Giangiacomo, d’Elisa, Laudazi, Prospero, Suriani

Si allega la mozione protocollata telematicamente in data odierna:

I sottoscritti consiglieri comunali preso atto che

  • Il dipendente Giuseppe Del Moro ha proposto ricorso dinanzi il Giudice del Lavoro nei confronti del Comune di Vasto per vedersi riconoscere i gradi di Maggiore a far data dal 1.7.15, con conseguente riconoscimento della differenza retributiva corrispondente alle superiori mansioni ricoperte con inquadramento nel D3 economico rispetto al D2, nel quale risulta incardinato, per una somma di 9.134,14 € al 31.5.19, oltre spettanze successive ed interessi
  • tale pretesa trova origine dal fatto che lo stesso si è visto conferire le funzioni di Comandante del settore di Polizia Municipale del Comune di Vasto dapprima con decreto sindacale del sindaco Luciano Lapenna n. 9 del 1.7.15 e, successivamente, prorogate dal Sindaco Francesco Menna con decreto n. 27 del 18.7.16 e, infine, con decreto n. 11 del 18.9.19
  • il vigente regolamento della Polizia Municipale è stato approvato illegittimamente con delibera di Giunta Comunale n. 420 del 16.12.15 (in luogo della adozione con delibera di Consiglio Comunale come previsto dalla L.R. 42/13 e ribadito dal Tar Pescara con sentenza n. 309 del 30.10.17) e poi modificato con ulteriore delibera di Giunta Municipale n. 216 dell’8.6.16
  • il detto regolamento all’art. 15 comma 2 (peraltro esistono due comma 2 dalla primigenia adozione del regolamento che neanche le successive frettolose modifiche hanno corretto!) statuisce che la funzione di comandante del Corpo è affidata alla posizione organizzativa
  • con determina n. 126 del 18.9.18 del dirigente Toma (pubblicata inspiegabilmente solo il 3.10.19) è stata conferita la posizione organizzativa al Tenente Del Moro citando nella motivazione “VISTO IL DECRETO DI INDIVIDUAZIONE E DI NOMINA DEL SINDACO N. 11 DEL 18.9.18”, decreto che, a specifica richiesta del consigliere Guido Giangiacomo del 7.10.19, è stato consegnato in copia non a vista, come dovrebbe accadere per un documento esistente agli atti di un Ente, ma solo nel tardo pomeriggio dell’8.10.19 e per di più in forma priva di sottoscrizione del Sindaco e con la dicitura “firmato digitalmente”, cosa mai avvenuta per un decreto sindacale nella consiliatura del sindaco Francesco Menna i cui precedenti decreti sono tutti firmati di pugno e pubblicati immediatamente
  • il decreto n. 11 in oggetto, datato 18.9.19 e di cui era prevista la notifica alle parti interessate, al 10 ottobre 2019 non risulta ancora pubblicato e se ne ignora la avvenuta notifica alle persone indicate che verosimilmente non è mai avvenuta
  • il detto decreto, oltre che essere di fondamentale importanza per i cittadini individuando la persona responsabile ed autorizzata ad emanare ordinanze, sanzioni ed accertamenti di polizia giudiziaria, riveste particolare importanza all’interno dell’organizzazione dell’Ente e del settore di Polizia Municipale in primis perché la Polizia Municipale svolge servizi di supporto all’intera attività amministrativa ed in secundis in quanto determina un preciso ordine gerarchico all’interno del Corpo non essendo presente la figura del Comandante vincitore di concorso
  • perdurante la grave situazione di illegittimità dal 2015 in merito al regolamento di P.M., nonostante le numerose diffide delle organizzazioni sindacali e di alcuni consiglieri a mezzo interrogazioni ed interpellanze, i consiglieri Giangiacomo Guido, Laudazi Edmondo, D’Elisa Alessandro, Prospero Francesco e Suriani Vincenzo hanno presentato una bozza di regolamento da portare in Commissione e successivamente in Consiglio Comunale
  • la detta bozza non è stata mai portata in Commissione nonostante le reiterate sollecitazioni rivolte alla presidente della stessa consigliera Maria Molino, con evidente intento di rendere inutile la discussione in consiglio, venendo poi la stessa, infatti, bocciata al consiglio comunale convocato con l’evidente proposito di farne dichiarare l’improcedibilità
  • la presidente della Commissione convocava successivamente la commissione portando in esame una proposta della maggioranza e la Commissione si aggiornava a data da destinarsi per procedere alla audizione delle organizzazioni Sindacali
  • i consiglieri sopra indicati, poiché nessuna convocazione faceva seguito ed intanto il Sindaco procedeva nella conferma del Comandante in virtù di un regolamento illegittimo, con mozione del 24.9.19 chiedevano l’approvazione in commissione ed in consiglio del regolamento entro il mese di ottobre
  • a seguito di convocazione della Commissione in data 10.10.19 si procedeva alla audizione delle Organizzazioni Sindacali le quali muovevano numerose censure, tutte fondate a parere dei sottoscrittori della presente, che di fatto rendevano il regolamento di oltre 80 articoli, pletorico e completamente da riscrivere
  • la riunione terminava senza un rinvio a data fissa in quanto a detta dei consiglieri di maggioranza si rendeva necessaria una riunione di maggioranza
  • è pacifico che negli enti in cui è presente la figura Dirigenziale il Comandante della Polizia Municipale sia (e possa solo essere secondo la normativa nazionale e regionale) un dirigente autonomo dalla restante struttura e sottoposto solo al controllo e nomina del Sindaco (art. 5 comma 2 della L.R. 42/13), che in nessun caso può essere in tali enti una posizione organizzativa, tanto meno nominata da altro dirigente con la conseguenza che la sua nomina, valutazione e retribuzione con riferimento alla indennità di risultato, dipenda evidentemente dal dirigente
  • la gravissima situazione presente e reiterata da anni nel Comune di Vasto pone il Comandante della Polizia Municipale, che riveste la qualifica di polizia giudiziaria con tutti i poteri del caso, alle dipendenze di altro dirigente elidendo quella autonomia che gli ordinamenti nazionali e regionali impongono con riserva di legge non modificabile con normative secondarie (regolamenti), peraltro anche illegittimamente approvati nel caso di Vasto

• la proposizione del ricorso da parte del Tenente del Moro ha reso, con evidenza, la sua successiva conferma - da parte del Sindaco con decreto e del dirigente Toma con la determina di conferimento della Posizione Organizzativa - un atto lesivo degli interessi dell’Ente, andando da un canto ad indebolire la difesa del Comune che dovrebbe contestare quanto asserito da controparte e dall’altro canto ad aggravare, in ipotesi di fondatezza della pretesa, il danno economico per l’Ente che dovrebbe sborsare ulteriori somme per il periodo successivo, e tutto ciò in un ambito di illegittimità del regolamento posto a base dei provvedimenti

pertanto
A) poiché non è amministrativamente, giuridicamente e politicamente sostenibile il

perdurare di questo combinato effetto di
- una nomina per cui vi è un contenzioso precedente
- di un regolamento che la supporta palesemente illegittimo
- di una proposta di regolamento in esame alla commissione competente che reitera le stesse violazioni addirittura nel lessico, evitando di indicare la figura del dirigente come Comandante in luogo della Posizione Organizzativa indicata, di individuare un concorso quale normale modalità di nomina del Comandante e prevedendo, permanendo nell’attuale illegittimità, un dirigente esterno quale dirigente amministrativo del settore
- di una posizione organizzativa concessa a seguito di una selezione cui la stessa ha partecipato ed il cui requisito era avere una valutazione minima di 19/20 che è stata effettuata per i suoi colleghi dallo stesso interessato poi partecipante alla selezione e successivamente anche nominato
- di una nomina a comandante reiterata dal luglio 2015 e, quindi, per oltre quattro anni in palese violazione di legge (L.R. art. 5 comma 6 e L. 165/01 comma 2 lett a che fissano in massimo 6 mesi prorogabili fino a 12 qualora sia stato bandito il concorso la possibilità di copertura di posti vacanti con affidamento alle categorie inferiori) e di fatto bypassando il requisito del titolo -richiesto e necessario- previsto dallo stesso organigramma dell’Ente che individua in un D3 Funzionario Direttore di Servizio la figura apicale del III Staff Polizia Municipale
B) è circostanza gravissima che questo castello di illegittimità riguardi oltreché l’attività amministrativa tout cour dell’Ente, nello specifico vieppiù un settore delicatissimo per i compiti e le funzioni assegnate che, con riguardo al ruolo di Polizia Giudiziaria, è teoricamente preposto alla verifica di ogni attività svolta all’interno dell’Ente e, quindi, dello stesso dirigente amministrativo

IL CONSIGLIO COMUNALE

IMPEGNA

il Sindaco e la Giunta ad adottare immediatamente gli atti necessari per la rimozione di dette illegittimità procedendo

a) alla immediata revoca per quanto di competenza del decreto sindacale n. 1 1 del 18.9.19 e della determina n. 126 del 18.9.19

b) alla tempestiva costituzione in giudizio nel ricorso proposto dal dipendente Giuseppe Del Moro

c) alla sollecita approvazione del nuovo regolamento di Polizia Municipale

d) alla immediata nomina di Dirigente interno al Corpo di Polizia Municipale che assuma le vesti di Comandante nelle more della indizione del relativo concorso a norma di legge da bandirsi senza alcun indugio

Vasto 11 ottobre 2019
I sottoscritti consiglieri comunali Guido Giangiacomo
D’Elisa Alessandro
Laudazi Edmondo
Prospero Francesco
Suriani Vincenzo

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