«Aqualand, cosa intende fare l'amministrazione alla scadenza della concessione?»

quale futuro? lun 14 ottobre 2019

Vasto "Ci auguriamo che non faccia parte della svendita del patrimonio comunale"

Politica di La Redazione
4min
Aqualand del Vasto ©Web
Aqualand del Vasto ©Web

VASTO. “Con lo strumento dell’interpellanza portiamo all’attenzione del Consiglio Comunale la tematica relativa alla gestione del Parco “Aqualand del Vasto” la cui concessione scadrà il 14 giugno 2021” sono i consiglieri comunali Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Alessandro d’Elisa e Guido Giangiacomo a chiedere, all’amministrazione comunale, cosa intende fare alla scadenza della concessione e di verificare il rispetto degli impegni assunti, in convenzione, dal concessionario compresi i motivi per cui, quest’ultimo, non ha realizzato il campo sportivo in località incoronata.

“Il Parco Acquatico, realizzato sul finire degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 con un finanziamento statale” continuano i consiglieri “rappresenta una delle ultime grandi opere realizzate nel Vastese, nonché un patrimonio importante del nostro Comune che deve essere utilizzato al meglio per creare occupazione ed un efficace ritorno in chiave turistica per tutto il territorio. Ci auguriamo” -continuano i consiglieri- “che l’amministrazione comunale stia pensando a come valorizzare la struttura e che non sia intenzionata, in continuità con l’operato del centrosinistra che governa la Città dal 2006, a continuare la svendita del patrimonio comunale. Non è possibile, infatti, dopo l’alienazione di importanti attività economiche, come la Farmacia Comunale e il 51% delle quote della Pulchra, continuare ad operare in tale direzione senza alcuna prospettiva di sviluppo per la nostra Città e per tutto il comprensorio”.

Così, in una nota stampa, Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi e Alessandro d’Elisa.

L'INTERPELLANZA:

I sottoscritti Francesco Prospero, Vincenzo Suriani, Edmondo Laudazi, Alessandro d’Elisa e Guido Giangiacomo, in qualità di Consiglieri del Comune di Vasto (Ch),

premesso che:

  • con contratto rep. N. 4603 del 31 agosto 1994 il Comune di Vasto affidava in concessione alla società Aqualand del Vasto s.r.l. la gestione del parco ricreativo-didattico “Aqualand del Vasto” per la durata di anni dieci; parco di esclusiva proprietà comunale;
  • con delibera di Consiglio comunale N. 66 del 19 dicembre 2003 avente ad oggetto “Rinegoziazione convenzione per la gestione del parco ricreativo-didattico Aqualand del Vasto” si deliberava la revisione della concessione con la società Aqualand del Vasto s.r.l. per la gestione del parco ricreativo-didattico;
  • nella medesima convenzione veniva stabilita la scadenza della stessa dopo sedici anni, indicando quale data il 14.06.2021;
  • nella medesima convenzione si stabiliva che alla scadenza, la società avrebbe avuto diritto di prelazione, a parità di condizioni, sul rinnovo della concessione o sull’alienazione della struttura;
  • all’art 4 della convenzione è specificato che “La società si obbliga ad eseguire a sua cura e spese, senza pretendere alcun compenso o corrispettivo […] un piano di investimenti complessivo in attività di euro 2.250.000,00, idoneo a conseguire obiettivi di potenziamento della struttura […] da effettuarsi entro sei anni dalla sottoscrizione della convenzione”;
  • al medesimo articolo della medesima convenzione è specificato che “Nei nuovi investimenti è prevista, fra l’altro, la realizzazione di un campo sportivo di calcio delle dimensioni 60x100 metri per tornei amatoriali, per un importo complessivo dei lavori pari ad euro 260.000,00, da realizzarsi e consegnarsi alla A.C. entro l’anno 2004[…] salvo cause di forza maggiore e/o imprevisti accertati di concerto con il Comune”;
  • la concessionaria, sempre come stabilito dalla convenzione, si impegnava a “far pervenire annualmente alla amministrazione comunale rendicontazioni amministrative al fine di consentire alla stessa la verifica dell’andamento gestionale della intera struttura”;
  • il canone annuo che il concessionario è tenuto a versare in favore del Comune è pari a euro 75.000, aggiornato annualmente secondo le variazioni Istat, ogni trentuno dicembre di ciascun anno a partire dal 2005, così come stabilito dall’art. 5 della medesima convenzione;
  • al termine della convenzione, così come stabilito dall’art. 7, “viene riconosciuto alla società da parte del nuovo gestore o dell’acquirente un indennizzo pari al valore dei beni non ancora ammortizzati, e/o residuale degli stessi[…]” esclusi i beni previsti dall’art. 4 per euro 2.250.000,00;
  • il Comune avrebbe dovuto provvedere “al periodico controllo dell’attività di gestione”, come richiamato nell’art. 8 della medesima convenzione;
  • in sede di deliberazione della convenzione del 2003 si transava “la questione relativa al rimborso per le innovazioni apportate al Parco della Società, pari ad euro 1.029.000,00 al 31/12/2003, e, comunque, fino alla data della stipula della nuova convenzione ed i canoni annuali 1995-2004 vantati dal Comune […];
  • alla scadenza della concessione “le opere realizzate, per il principio dell’accessione, diventeranno di proprietà comunale senza che vi sia nessun obbligo di natura economico/finanziaria codicistica nei confronti del concessionario, fatta eccezione per quanto previsto all’art. 7 comma 3”;
  • tra un anno circa la convenzione sarà scaduta.

visto che:

considerato che:

Tutto ciò premesso, visto e considerato,

INTERROGANO

Il Sindaco e l’Amministrazione comunale per sapere:

  • se la società concessionaria abbia rispettato le clausole della convenzione realizzando il piano di investimenti citato;
  • quali siano i motivi della mancata realizzazione del campo sportivo di calcio;
  • se la società concessionaria sia in regola con i versamenti dei canoni annui in favore del Comune;
  • se via sia un calcolo dei beni non ancora ammortizzati;
  • cosa intenda fare alla scadenza ormai prossima della convenzione.

f.to Francesco Prospero

f.to Vincenzo Suriani

f.to Guido Giangiacomo

f.to Edmondo Laudazi

f.to Alessandro d’Elisa

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