Sistemare il possibile: il solito "Milleproroghe"

Finché la barca va ven 10 gennaio 2020
Spalla di Claudio de Luca
3min
Sistemare il possibile: il solito "Milleproroghe" ©Notizieora.it
Sistemare il possibile: il solito "Milleproroghe" ©Notizieora.it

ABRUZZO. Il decreto “Milleproroghe 2020” prevede: l’estensione, per l’anno in corso, del ‘bonus’ verde (detrazione Irpef del 36% per gli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private o condominiali di edifici esistenti; un incentivo per l'acquisto di ‘scooter’ e moto elettriche o ibride; il differimento del temine per l’entrata in vigore delle norme sulla rc-auto familiare). Inoltre vuole che la Presidenza del Consiglio dei Ministri possa avvalersi di un contingente di personale formato da esperti in possesso di elevata competenza nella gestione di processi complessi di trasformazione tecnologica nonché di significativa esperienza nella trasformazione digitale.

Il ‘bonus’ verde costituisce una detrazione dall'imposta lorda di un importo pari al 36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, gli interventi relativi alla sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi e/o alla realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il citato decreto-legge prevede altresì – oltre ad una piattaforma digitale per la notifica degli atti delle Pp.aa. - più tempo per stabilizzare i precari, una ridefinizione delle capacità assunzionali delle Province, un aiuto finanziario a quelle in ‘default’, il rafforzamento della Magistratura amministrativa e contabile ed il rilancio del cosiddetto Sistema Spid. Oltre a quanto citato, è stato prorogato di sei mesi l'obbligo di utilizzo del sistema ‘PagoPa’ mentre diverse altre misure puntano a rendere meno problematico il rapporto fra le Amministrazioni ed il digitale, citato in premessa.

Fra queste, spicca l'introduzione di una piattaforma unica, gestita dalla Presidenza del consiglio, per rendere più facile e meno costosa la notificazione di provvedimenti, avvisi e comunicazioni. I destinatari dovranno accreditarsi alla piattaforma e troveranno gli atti loro indirizzati in apposite aree riservate. Dalla data del deposito, scatteranno i termini per il perfezionamento della notifica e, in ogni caso, sarà congelato ogni effetto di prescrizione o di decadenza.

Un'altra norma prevede una profonda revisione del Sistema pubblico di gestione dell'identità digitale (Spid) attraverso la riscrittura dell'art. 64 del d.lgs. n. 82/2005. L'obiettivo è quello di favorire processi che rendano il sistema in questione omogeneo alle credenziali già possedute, in maniera da raggrupparle ed arrivare a diminuirle. Il “Milleproroghe” concede tempo fino al 30 giugno 2020 per adeguarsi al “PagoPa”. Inoltre punta a facilitare l'adesione delle Amministrazioni, stabilendo che questa possa avvenire in via sussidiaria attraverso altro soggetto (amministrazione o partner tecnico) già operante sulla piattaforma. Per rendere più stringente la norma, si prevede infine che il mancato adempimento dell'obbligo da parte delle Pp.aa. incide sulla misurazione e valutazione della ‘performance’ dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare.

Altro capitolo ricco è quello degli aiuti alle Province per cui viene introdotto un meccanismo di regolazione delle capacità assunzionali ritagliato sul modello già previsto per le Regioni ed in via di definizione per i Comuni. Verrà definita una soglia percentuale (differenziata per fascia demografica) per misurare l'incidenza delle uscite per stipendi sulle entrate correnti: chi si trova al di sotto dell'asticella, potrà assumere - anche in deroga alla regola del ‘turnover’ – e chi sta al di sopra dovrà definire un percorso graduale di rientro. Importante anche la disposizione che getta una sorta di salvagente finanziario agli enti in dissesto, assegnando loro un contributo annuo di 4,5 milioni. Mano tesa anche alle Regioni speciali, che incassano la possibilità di ripianare in 10 anni il disavanzo emerso dall'applicazione delle nuove regole contabili previsti dal d.lgs. n. 118/2011. Fra le altre misure, si segnala quella che estende i termini per la stabilizzazione dei precari della P.a. fino al 31 dicembre 2021. L’iniziativa fa il paio con le ormai consuete proroghe per le norme derogatorie al regime di assunzioni, ed ammette il rafforzamento organizzativo della giurisdizione amministrativa e della Corte dei conti.

Claudio de Luca

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