"Il mondo dello spettacolo è cambiato: la gavetta si fa su internet"

Ospitate... gio 29 aprile 2021
Spettacolo di La Redazione
2min
"Il mondo dello spettacolo è cambiato: la gavetta si fa su internet" ©vastoweb.com
"Il mondo dello spettacolo è cambiato: la gavetta si fa su internet" ©vastoweb.com

VASTO. "Ho iniziato come conduttore radiofonico in una trasmissione che andava in onda di notte. Erano i tempi delle prime radio libere e c'era un forte coinvolgimento e voglia di stare insieme. I panettieri che ci ci seguivano venivano a portarci da mangiare!". 

A parlare è Andrea Sasdelli in arte Giuseppe Giacobazzi, intervistato da Giovanni Annese per la rubrica 'Due chiacchiere con...'. 

"Negli anni '90 con altri amici abbiamo deciso di fare una parodia del 'Maurizio Costanzo Show' che era particolarmente in voga. Si chiamava 'Costipanzo Show' e io ho inventato un personaggio romagnolo poeta che si chiamava Giuseppe Giacobazzi. È iniziato tutto per gioco e una sera siamo saliti sul palco e poi non siamo più scesi. Per dieci anni lavoraro e facevo spettacoli part time, finché non è arrivato il momento di scegliere e ho continuato col mondo della comicità". 

E l'artista bolognese ha raccontato anche dell'esperienza a Zelig: "Pensavo all'inizio di restare in un ambito regionale visto che all'anno facevamo circa 150 serate. Poi alcuni di noi cominciarono ad avere successo in tv e una sera mi si presentó un'occasione Milano e da lì ho inziato su Zelig Off e Circus. Poi nel 2007 l'esposione al Teatro Arcimboldi. Mi hanno consigliato di passare dalle poesie a raccontare la mia vita, aneddoti su cui spesso le persone si riconoscono e che per questo fanno ridere molto

Zelig resta un grande amore e non ho mai voluto tradirlo. Ma la mia condizione artistica ho capito poi che è il teatro e ho preferito continuare su questa strada così ho lasciato praticamente un anno prima che il programma chiudesse.

Il clima era meriviglioso, non c'era invidia come si potrebbe pensare. Una sera abbiamo applaudito tutti Enrico Brignano che era stato ogettivamente il più bravo e questo fa capire l'atmosfera solidale e di cuore che si respirava. Le telecamere avrebbero dovuto riprendere dietro le quinte per mostrare quanto ci divertivamo.

Poi ho fatto anche film e fiction. A giugno uscirà Coliandro dove interpreteró un delinquente e una puntata di Summer time su Netflix dove mi sposerò

E poi collaborazioni con Salemme, Dario Bandiera e Alessandro Gasmann da cui sono belle amicizie che restano".

E ora con la ripartenza? "Quest'estate dopo il lungo periodo di alienazione mentale ci saranno una quindicina di appuntamenti, se resta la possibilità di poterlo fare. Sperando da gennaio di recuperare le 38 date saltate finora. Mi manca molto il pubblico del teatro, cui dico sempre di non venire col cellulare e non mettere spezzoni online per non togliere agli altri l'effetto sorpresa. Se lo chiedi ti ascoltano e riescono a godersi meglio delle emozioni che non vivono dentro a uno schermo. A livello comico c'è grande fermento e una schiera notevole di nuovi artisti o stand up comedy che parlano con ironia di paure, incertezze e meschinità. Ci sono tanti giovani bravi e spesso quando si poteva andavo a vederli. 

Il modo è cambiato, prima c'erano molti più locali che anche se ti davano poco però ti permettevano di esibirti. 

Oggi internet ha dato un nuovo canale per farsi conoscere e spesso la gavetta si fa in rete. Ai giovani dico che quando si va sul palco per la prima volta si ha una grande strizza, ma bisogna essere sempre se stessi e di divertirsi il più possibile". 

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