"Ciclone" disco d'oro, Ketra: "Amo Vasto e non a caso le hit estive sono il mio successo"
Vasto Ma Fabio non si è mai montato la testa: "Ai tempi di Roma Bangkok spillavo birre al Freedom"
VASTO. “Non aspettate che il vostro sogno si realizzi, ma andatevelo a prendere”.
A parlare è il vastese Fabio Clemente, che tra i numerosi impegni non rinuncia a qualche giorno di mare nella sua tanto amata città e noi non ci siamo fatti scappare l’occasione di intervistarlo.
Ma procediamo per gradi.
Ketra per il quarto anno consecutivo torna a calcare le classifiche con il nuovo singolo dal titolo "Ciclone". E anche in questo caso il mix di fantasia e ricercatezza lo ha reso vincente nel panorama musicale tanto da avere in questi giorni conquistato il Disco d'Oro.
Le sue canzoni sono il risultato di un duro lavoro svolto al fianco di suo "fratello" Takagi, conosciuto in una serata tra amici e col quale, dopo lunghe email, ha iniziato a concretizzare mille idee e progetti.
Sì, perché nonostante la popolarità, raggiunta anche con la formazione dei Boomdabash, Fabio non si è montato la testa, anzi, è stato molto disponibile nel dedicarci il suo tempo, diviso tra parenti e amici. Abbiamo così cercato di scoprire quali siano i suoi assi nella manica.
“È stato fondamentale crescere a Vasto, avere a che fare con la brava e la cattiva gente; dover sgomitare, in un piccolo centro dove impari ad essere scaltro. E poi, la vicinanza del mare è impagabile. Mi manca molto quell'odore dell’erba che sento quando scendo alla Marina. Ancora oggi mi emoziono. In quegli anni ho lavorato tanto e spesso restavo in spiaggia a suonare la chitarra e a buttare giù pezzi anche alle 5 del mattino. Parole e sound che mi hanno ispirato, e non a caso il mio miglior prodotto sono le hit estive”.
Ma non solo. A contribuire alla crescita personale e professionale è stata anche “L’esperienza calcistica che mi ha insegnato ad essere particolarmente scrupoloso e diligente” e che Fabio, a seguito di un infortunio, ha dovuto interrompere bruscamente. Ma il brutto colpo subito non l’ha scoraggiato, testimoniando di fatto una grande capacità di reinventarsi e canalizzare le sue passioni.
“Per me la musica è stata sempre un divertimento e non ho mai inseguito la fama. Con il tempo ho scoperto di essere bravo e che a volte un desiderio si realizza anche a patto di grandi sacrifici e impegno”, spiega rivelando, a questo punto, l’attacco del nostro articolo.
E ancora ci confida: “Sono rimasto la persona di prima ed è per questo che la gente di Vasto mi vuole bene. Quando è uscita Roma Bangkok, il brano più venduto in Italia degli ultimi vent'anni, io ero a spillare birra al Freedom. Sono restato sempre coi piedi per terra, perché quello che ho raccolto è stato il frutto di 15 anni di gavetta. Per questo voglio dire ai giovani vastesi di non mollare e che non è mai troppo tardi”.
E immaginandosi manager della sua città, con cui il forte legame non gli nasconde pregi e difetti, Ketra conclude “Vasto ha un potenziale altissimo, riconosciuto da tutte le persone che mi raggiungono qui in vacanza e che rimangono scioccati dalla sua bellezza. Abbiamo dei paesaggi stupendi, si mangia bene, siamo praticamente nel Paradiso. A livello di organizzazione di eventi e concerti dovremmo staccarci da quella zona di confort su cui abbiamo puntato per anni e rischiare di più. E il Siren Festival ce lo ha confermato. Bisogna aprirsi alle novità e non avere paura di rischiare. Abbiamo sicuramente la stoffa per farlo”.
