La deglutizione col passare degli anni
La deglutizione è una funzione che va progressivamente deteriorandosi con l’avanzare dell’età. E’ importante monitorarla nelle persone anziane per prevenire la sua compromissione prima che degeneri in disfagia. Cioè nella difficoltà di passaggio di cibi e bevande dalla bocca.
Con l’elettromiografia di superficie (EMG) è stato visto che negli anziani c’è una durata maggiore tra il momento in cui il bolo da deglutire entra in faringe e l’innalzamento dell’osso ioide (piccolo osso del collo anteriore) da parte dei muscoli preposti alla deglutizione. Per quanto riguarda il sesso, negli uomini si verifica maggiormente che nelle donne.
Quindi l’invecchiamento è associato ad un leggero prolungamento dell’attività di deglutizione.
L’odontoiatra può monitorare l’attività della deglutizione nelle persone anziane in modo da prevenire la disfagia.
I primi segnali di tale disturbo sono la tosse durante i pasti, la voce velata o gorgogliante dopo la deglutizione, la sensazione che parte del cibo resti in gola.
E’ bene evitare cibi che uniscano alimenti di consistenza diversa, tipo pastina in brodo; cibi che si sbriciolano in pezzi, tipo nocciole o crackers; alimenti filanti. A volte l’acqua è l’elemento difficile da deglutire e se avviene andrebbe addensata con gli appositi gelificanti.
E’ bene mantenere una postura corretta con il giusto allineamento di capo, collo e tronco, durante i pasti e per almeno un’ora dopo.