Andrea Iannone: "Il mio habitat naturale è la pista, non i tribunali"
Vasto Il pilota vastese dell' Aprilia attende l'esito del caso doping: "Mi alleno per tornare"
VASTO. In attesa della sentenza del tribunale internazionale della FIM riguardo la positività in un controllo antidoping di Andrea Iannone, l'Aprila ha presentato a Losail la moto con cui affronterà il Mondiale 2020.
Il pilota di Vasto ai microfoni di Sky ha affermato: "Sono demotivato e carico, non vedo l'ora di tornare. Mi sento parte importante di questo progetto, hanno creduto molto in me, la moto è stata realizzata per la maggior parte sotto le mie indicazioni. Spero di tornare e divertirmi presto con questa moto. Per il momento sogniamo, scherziamo, possiamo fare solo questo, essere positivi per il futuro. Quando hai fiducia nulla è impossibile, e il lungo lavoro porta sempre risultati. Mi dispiace tanto non scendere in pista in questi giorni, il mio habitat naturale è il circuito, non i tribunali. Ma sono molto motivato e concentrato, mi sto allenando sempre, voglio essere pronto quando sarà il momento di tornare."
Sulla moto il pilota dell'Aprilia a Sky ha dichiarato: "È una delle più belle, è stato fatto uno step molto importante rispetto al 2019, ne sono molto felice. Mi sento molto comodo sulla nuova moto, è molto stretta come piace a me, non soffro più con il freno, sono contento. Non vedo l'ora di provarla".
Infine sulla sentenza del tribunale e sull'esclusione dai test di Losail, al via domani, si è espresso così durante l'intervista di Sky: "Mi dispiace tanto, un pilota ha grande nostalgia già poche settimane dopo la fine del Campionato. Il mio habitat naturale è la pista, non sono i tribunali. Ma sono molto motivato e concentrato sul da farsi, mi sto allenando sempre, voglio essere pronto quando sarà il momento di tornare. Aspettative? Pensiamo solo alla moto, quelle sono state assolutamente rispettate".