Casalbordino, Santoro dice addio: “Insopportabili le maldicenze di questo paese”

L’annucio dom 05 maggio 2024

Casalbordino L’ormai ex patron biancorosso ha già salutato tutti

Calcio di La Redazione
4min
Casalbordino, Santoro dice addio: “Insopportabili le maldicenze di questo paese” ©Personale
Casalbordino, Santoro dice addio: “Insopportabili le maldicenze di questo paese” ©Personale

CASALBORDINO. Alessandro Santoro saluta ufficialmente il Casalbordino Calcio.

L’ormai ex patron ha ringraziato e salutato tutti tramite un lunghissimo messaggio pubblicato sui propri canali social:

“Cari amici eccomi qui a comunicarVi la mia uscita definitiva dal Città di Casalbordino Calcio.

Un'avventura sportiva durata ben 12 stagioni che mi ha regalato tante tante soddisfazioni, in cambio di tanti e troppi impegni da onorare sempre da solo con l'aiuto di pochi fidati amici e davvero minimo, per non dire irrisorio, dei nostri compaesani.

Agli esordi cominciai un percorso parallelo con quello dell'impegno civico per il mio paese e forse proprio quello fu il mio tallone d'achille, lo spunto per tante illazioni, maldicenze e diffidenze tali da alimentare un movimento sportivo a contrasto che si nutrisse di odio nei miei confronti che costituivo elemento di divisione. (Ah...se le mura dei bar del paese potessero parlare...).

Fortunatamente ho saggiato, all'ennesima sconfitta elettorale, quanto potesse essere appagante venir fuori dalla politica attiva.

Ora saggerò l'appagamento della messa a riposo dalla Società di calcio del paese, stanco davvero di dover subire, da lunghi 12 anni, processi alle intenzioni, critiche, falsità e montagne di chiacchiere.

L'amore per questa cittadina, il voler annullare qualsivoglia divisione e soprattutto l'intelligenza mi portano ad abbandonare questa storia in cui io non mi piaccio, ad andarmene da questo gioco delle parti che spegne la mia luce, a mettere me stesso al primo posto, poiché nulla mai cambierà e si resterà sempre soli ad onorare gli impegni presi per rispetto di quei colori il giallo e il rosso.

Lascio nel momento di apice, calcisticamente parlando, certo che più di quello che è stato fatto non si possa fare e lascio con l'altra compagine paesana in Promozione laddove, quando iniziai, vi erano solo macerie.

Si pensa che abbandonare qualcosa significa arrendersi, calarsi le braghe, ma a volte è la cosa migliore che si possa fare per se stessi e per la collettività; lasciare campo libero a chi ha voglia, forza e costrutto per fare e dimostrare. Del resto il rispetto della socialità vuole questo, un unico vessillo attorno al quale cementare una comunità ed abbandonare sterili ed inutili divisioni.

Mi dispiace davvero di cuore per gli Ultras Supporters Casalbordino, unica vera anima pulsante, ai quali chiedo scusa se ho potuto disattendere le aspettative, ma "ragazzi 12 anni sono davvero troppi anche per me, sono un essere umano anch'io, ho le spalle larghe, ma non riesco più a sopportare il peso delle maldicenze di questo paese, ci sto troppo male io e soprattutto la mia famiglia; non ce la faccio più ad essere additato come colui che divide. Spero possiate capirmi."

Ringrazio davvero tutti tutti coloro che in questi anni mi hanno teso la mano e comincio dagli uomini di Campo, tutti i calciatori, ne nomino 3 su tutti, ma sono grato davvero ad ognuno che ha indossato questa maglia, il capitano della prima storica vittoria Ettore Cinosi, il capitano di sempre Gianluca Di Pasquale e colui che ci ha lasciato l'anima e il corpo nel nostro campo il Puma Armando Iaboni. Ringrazio tutti i mister che si sono susseguiti e ne nomino 3 su tutti: Gabriele Farina che ci fece conoscere nel calcio che conta, Gianni Borrelli il più vincente e l'uomo dei miracoli Roberto Cesario oltre al mio fidato Nicola Benedetti. E i loro staff. Ovviamente ringrazio tutte le società avversarie e i "nemici"-amici con i quali ci siamo battuti.

Ringrazio tutte le famiglie del settore giovanile e tutti i bambini che con entusiasmo mi hanno tributato fiducia e speranza.

Concludo salutando e ringraziando chiunque in questi anni abbia dato un contributo e le persone che mi sono state più vicine in questi anni partendo dagli albori col mitico Natalino Ranalli. Enrica che si è mostrata affidabile e fidata sempre! Rodolfo Sisti che in pochi anni ha saputo conquistare la mia fiducia. La famiglia Piscicelli (Matteo Piscicelli e Mimmo Piscicelli) che mi hanno affiancato in tutto con la maestria dei saggi e la benevolenza dei familiari. Gianluca Senese più che amico, quasi un fratello col quale ho condiviso tempo, lavoro e passioni. Li lascio per ultimi perchè fanno parte di me, della mia famiglia, sono persone speciali, troppo speciali, con le quali oltre alla condivisione ed oltre ogni limite ho pianto, gioito, urlato e baciato la terra, spostato le montagne e corso sulle acque; sono parte di me Paola de Camills e Giuseppe Vaccaro. Non mi sono dimenticato di te che mi guardi da lassù Nicola Galante e se tornai sui miei passi fu solo per te perchè ti avevo promesso di riportare il Città di Casalbordino in Eccellenza. Promessa mantenuta!!

Ovviamente ringrazio l'LND Abruzzo che ci permette di vivere queste emozioni e il suo Presidente e amico Ezio Memmo.

Non me ne volete se ho dimenticato qualcuno.

A Voi e a tutto il popolo giallorosso va il mio abbraccio augurale di futura prosperità.

Scrivere la storia può capitare a chiunque, ma farne parte è privilegio di pochi.....meditate su questa frase amici casalesi".


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