Sull'autovelox è già polemica, Menna: "Al Comune non serve fare cassa"
Vasto Il presidente del Comitato protrignina oggi si è recato sul posto per un sopralluogo
VASTO. Sono cominciati pochi giorni fa i lavori di installazione dell'autovelox sulla Statale 16 al Km 511+900 da parte della ditta Cts Electronics Snc di Cannarsa, in provincia di Perugia per conto di Soes Spa di Telese Terme (Benevento). Si tratta di due dispositivi Multaradar S580 che non hanno bisogno di spire nell’asfalto. L’installazione è protetta da due telecamere, costantemente connesse con il Comando della Polizia Locale, che assicurano una piena videosorveglianza dell’area, in qualunque condizione atmosferica ed in entrambe le corsie di marcia. Le operazioni di installazione si protrarranno per una decina di giorni.
Attualmente il traffico nella zona dei lavori è regolato da un semaforo che regola la viabilità a senso unico alternato. Questa mattina sul posto si è recato Antonio Turdò, presidente del Comitato Protrignina che si è dichiarato in disaccordo con questo provvedimento sul controllo della velocità:
"I nostri dubbi sono soprattutto sulla legalità, ecco perché oggi facciamo un accesso agli atti come associazione. Poi vogliamo conoscere i rapporti fra il Comune di Vasto e la società di Telese nel beneventano che si occupa dei lavori. Se il limite di velocità rimane 90 invitiamo gli automobilisti ad attenervisi, ma il mio è un appello al sindaco, credo che in questo momento di crisi economica un altro atto di macelleria sociale non era necessario, ci saranno tantissimi verbali. Forse ci volevano altre misure, come qualche rotatoria in più per incentivare alla decelerazione. Negli ultimi tempi ci siamo ritrovati al punto che l'autovelox serve solo per fare cassa".
Il sindaco di Vasto Francesco Menna ha replicato:
"Si tratta di un autovelox posto lì per una questione di sicurezza, autorizzato dalla Prefettura e da tutti gli organi competenti, il limite sarà di 90 km orari. Il Comune non ha assolutamente bisogno di fare cassa. Si è scelto di posizionarlo in quel punto perché proprio quel tratto di strada è stato teatro di numerosi incidenti nel corso degli anni. Il nostro obiettivo primario è la sicurezza".
L'INTERVISTA AD ANTONIO TURDO':
