Nel 2017 cresce dell’8,65% la raccolta di RAEE in Regione Abruzzo
Vasto Tra le province, Chieti si classifica al primo posto grazie a un incremento complessivo del 21,36%
ABRUZZO. Secondo i dati presentati dal Centro di Coordinamento RAEE nella decima edizione del “Rapporto Annuale sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia", nel 2017 la Regione Abruzzo ha raccolto 5.391.573 kg di RAEE, registrando un ulteriore incremento dell’8,65%rispetto al 2016. Nonostante il risultato positivo, la media della raccolta pro capiterisulta ancora al di sotto della media nazionale (4,89 kg/ab.) e del Centro Italia (4,94 kg/ab.), attestandosi a 4,08 kg per abitante.
La rete diCentri di Raccoltaa disposizione dei cittadini abruzzesi è formata da 60 strutture, di cui 39 aperte alla Distribuzione, a cui si sommano 12 Altri Centri gestiti da distributori, installatori e sistemi collettivi. In media sono presenti 5 Centri ogni 100.000 abitanti, un dato in linea con la media dell’Italia Centrale, ma ancora lontano dalla media nazionale di 7 centri.
Nella classifica dei Raggruppamentiin base ai quali vengono classificate le diverse tipologie di RAEE, i più raccolti sono R3 (Tv e Monitor)con il 32% del totale e R1 (Freddo e Clima)con il 31%. Seguono R2 (Grandi Bianchi)e R4 (Piccoli Elettrodomestici), rispettivamente con il 21% e il 15%: questi risultati non sono sufficienti a fugare i dubbi sulla reale classificazione e destinazione di queste particolari tipologie di RAEE, la cui raccolta si conferma molto carente non raggiungendo neppure 1 kg per abitante. Rimane molto scarsa la raccolta relativa a R5 (Sorgenti Luminose), con una percentuale pari solo allo 0,3%, che equivale a circa 13 grammi per abitante.
Dai risultati delle singoleprovince della Regione Abruzzo, emerge che Chieti è l’area più virtuosa della regioneper raccolta assoluta con 2.305.258 kg di RAEE, seguita da Teramocon 1.360.806 kg di RAEE e L’Aquilacon 1.159.765 kg. Nonostante la raccolta assoluta di Pescararisulti ancora scarsa, nel 2017 la Provincia inverte l’andamento negativo degli ultimi anni e registra un buon +25,31%, che si affianca al +21,36% di Chieti. Risulta negativo invece il trend di Teramo, in calo del 10,92% rispetto al 2016.
Nellaraccolta pro capite, Chieticonquistail podio regionalecon 5,92 kg per abitante, seguita da Teramo con 4,39 kg e L’Aquilacon 3,84 kg. Rimane molto scarso il dato di Pescara, fermo a solo 1,76 kg/ab, questo dato deve essere analizzato da chi ha la responsabilità della raccolta.
La provincia con il maggior numero di Centri di Raccolta ogni 100.000 abitanti è L’Aquilacon 7 centri, a cui seguono Teramo e Chieti con 5.Il dato di Pescara, 2, evidenzia le carenze.
CommentaFabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE: “I risultati della raccolta di RAEE 2017 a livello nazionale sono soddisfacenti e registrano un incremento del 5% rispetto all’anno precedente, grazie all’impegno dei Sistemi Collettivi e di tutti i gestori della raccolta, siano essi Comuni, aziende della gestione rifiuti oppure distributori e installatori di apparecchiature elettriche e elettroniche.In questo contesto, i traguardi raggiunti quest’anno dalla Regione Abruzzo, dimostrano l’ottimo lavoro svolto dagli addetti ai lavori e dai cittadini abruzzesi.
La Regione sta perseguendo una strategia positiva grazie a una seria politica di infrastrutturazione volta a migliorare il dato di raccolta pro capite.La Regione Abruzzo nel 2017 ha rafforzato l’impegno per migliorare le proprie performance: per crescere ancora, le amministrazioni comunali coadiuvate dalla Regione dovranno continuare a investire nell’apertura di nuovi Centri di Raccolta per colmare gli squilibri esistenti a livello regionale e agevolare il conferimento da parte dei cittadini e dei soggetti della distribuzione, con l’obiettivo di migliorare il dato di raccolta pro capite. Il nostro Paese dovrà affrontare sfide ancora più impegnative come richiesto dall’Unione Europea e per far questo è necessaria la collaborazione di tutti coloro che svolgono un ruolo attivo nella raccolta e gestione di questa particolare tipologia di rifiuti. Ecco perché non sarà sufficiente infrastrutturare la regione, ma sarà necessario comunicare al meglio con i cittadini per favorire comportamenti ambientalmente corretti”.