Il rapporto con il cibo influisce lo stile alimentare è emerso all'incontro del Pantini- Pudente

sab 25 febbraio 2017
Cultura e Società di Paola D'Adamo
3min
Il rapporto con il cibo influisce lo stile alimentare è emerso all'incontro del Pantini- Pudente ©n.c.
Il rapporto con il cibo influisce lo stile alimentare è emerso all'incontro del Pantini- Pudente ©n.c.
VASTO. Ieri presso l’Auditorium del Liceo Artistico - Polo Liceale Pantini-Pudente - di Vasto si è tenuto un interessante Convegno dedicato all’educazione alimentare. All’evento, organizzato dalle professoresse Antonella Fiore Donati, Rossana Silano e Rita Valerio hanno preso parte come relatori la Dott.ssa Anna Maria Monti Presidente UNICEF Abruzzo, il Prof. Francesco Masedu Biostatista-Università de L’Aquila, il Dott. Luigi Gileno- Psicologo/Psicoterapeuta e il Dott. Nicola Pietrr Consilvio Pediatra ed Allergologo, che hanno illustrato l’attenta ricerca realizzata sulla malnutrizione denutrizione strabismo d’Amore. L'UNICEF stima che sono circa 20 milioni i bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione, e questo numero potrebbe aumentare per effetto della crisi. Un rapido sguardo sulle cause dell'attuale crisi dimostra come la denutrizione di cui soffrono questi bambini non sia una fatalità, ma una vera e propria ingiustiza. Ecco perché è importante ribadire il diritto che ogni essere umano in generale, ed ogni bambino, hanno di avere accesso ad un alimentazione adeguata, prima condizione per il raggiungimento di un benessere psico fisico e per il godimento degli altri diritti umani fondamentali. L'attuale crisi alimentare rende ancora più urgente l'incremento della strategia che l'UNICEF sta portando avanti da tempo per combattere la malnutrizione infantile. Passata sotto il vaglio dei tecnici del Ministero della Salute, che ha portato alla presentazione della ricerca ad EXPO davanti una platea di ministri della salute di tutto il mondo, l’analisi è stata pubblicata su una delle maggiori riviste americane specializzate nel settore, il Journal of Nutritional Health & Food Science, con un articolo dal titolo “Eating Disorders Risk Profiles in the Adolescents in the Abruzzo’s Region in Italy: a Cross-Sectional Survey in the Aftermath of an Earthquake”. Indagine trasversale sui disturbi del comportamento alimentare nella Regione Abruzzo Studio UNICEF sulla condizione di rischio di scorretti  atteggiamenti dei giovani adolescenti rispetto all’alimentazione. Il Ministero della salute rileva come, anche in Italia, i Disturbi del comportamento alimentare (DCA) stiano assumendo un crescente interesse sulla base delle indicazioni epidemiologiche.  Le ultime indagini stimano nei paesi occidentali nelle donne di età compresa tra i 12 ed i 25 anni una prevalenza di anoressia nervosa che varia dallo 0,2 al 0,8%, per la bulimia nervosa una prevalenza intorno al 3%, e di DCA aspecifici il 3,7 e il 6,4%. L’intento dello studio è quello di cercare una correlazione tra il rapporto che gli adolescenti vivono con il cibo e il loro lato emotivo. Se un bimbo impara che attraverso il mangiare o meno può acquisire il potere di gestione e di controllo della relazione con i propri genitori, la seduta a tavola può essere un momento con forte connotazione ansiosa e stressante. “Il nostro studio –ha detto il Dott. Luigi Gileno- intende analizzare quale tipo di stile alimentare hanno gli adolescenti abruzzesi se ci può essere una correlazione tra una eventuale problematica alimentare e il vissuto emotivo dei ragazzi stessi. Da qui anche la scelta dello strumento, l’EDI-3 uno strumento per l’autovalutazione di sintomi comunemente associati all’anoressia e alla bulimia. Si riconoscono sia scale che indicano il rischio di disturbo alimentare e sia scale psicologiche. Il profilo psicologico che ne viene fuori è una preziosa fonte di informazioni, utile a formulare o confermare delle impressioni cliniche. Il campione ha raccolto 434 ragazzi delle III medie, 219 maschi e 215 femmine, rispettivamente il 50.46% ed il 49.54% del totale di soggetti che hanno compilato il questionario. Questa scala valuta la preoccupazione di seguire una dieta restrittiva e la paura di prendere nuovo peso. La prevalenza di coloro che hanno un impulso alla magrezza (DT) “elevato” è pari al 12.84%. La prevalenza di coloro che hanno una Bulimia (B) “elevato” è pari al 5.73%. La prevalenza di coloro che hanno una Bassa autostima (LSE) “elevato” è pari al 14.45%, coloro che hanno una Alienazione personale (PA) “elevato” è pari al 13.76%, insicurezza interpersonale (II) “elevato” è pari al 66.97%. Alienazione interpersonale (IA) “elevato” è pari al 64.91%. La difficoltà di riconoscere e offrire una risposta ai propri stati emotivi, Deficit interocettivi (ID) è “elevato” pari al 26.38%”. L'UNICEF non ha volutamente cercato una eventuale correlazione tra un “trauma” devastante come il terremoto aquilano e un cambiamento negli stili alimentari degli adolescenti, ma si ritene giusto continuare a sottolineare che, nonostante siano passati ormai diversi anni dall’accaduto, bisogna ancora tenere d’occhio una situazione di criticità in una larga fetta di popolazione abruzzese.  
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