A Gissi il Raduno degli Alpini: "Esempi di sacrificio, solidarietà e rispetto dell'altro"

mer 23 agosto 2017
Cultura e Società di redazione
3min
A Gissi il Raduno degli Alpini: Esempi di sacrificio, solidarietà e rispetto dell'altro ©n.c.
A Gissi il Raduno degli Alpini: Esempi di sacrificio, solidarietà e rispetto dell'altro ©n.c.
GISSI. A un anno dalla sua costituzione, il Gruppo Alpini di Gissi accoglierà una delle più partecipate adunate delle Penne Nere d’Abruzzo.

Nei giorni 26 e 27 agosto, il suggestivo comune dell’alto vastese - l’unico paese di gesso in Italia ad essere ancora abitato – ospiterà infatti il “Raduno della VII Zona – Sezione Alpini Abruzzi”.

In centinaia e centinaia, provenienti da ogni parte della nostra regione e di quelle limitrofe, sfileranno e festeggeranno insieme a tutti i cittadini che vorranno partecipare, non solo gissani, il grande e solidale spirito alpino.

Vista l’importanza dell’evento, hanno voluto assicurare la propria presenza il Sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il Presidente della Sezione Alpini Abruzzi Pietro D’Alfonso. Tra gli invitati anche il presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, e i Sindaci di tutti i paesi limitrofi.

“Un’iniziativa che non potevamo che accogliere con favore e sostenere – sottolinea il Sindaco di Gissi Agostino Chieffo -. In una società in cui i buoni valori sono sempre più spesso dimenticati, gli alpini rappresentano ancora un esempio di quei principi, fatti di spirito di sacrificio, di solidarietà, di rispetto per gli altri e per il bene-ambiente, che occorre appoggiare e far riscoprire, portandolo all’attenzione anche dei più giovani. Ogni occasione che abbia tali finalità e benefiche ricadute sul territorio, come questa, è quindi la benvenuta”.

Un appoggio concreto che l’Amministrazione ha tradotto anche nell’assegnazione di una sede al Gruppo Alpini di Gissi, la cui simbolica consegna delle chiavi, avverrà durante la manifestazione.

Una due giorni ricca di appuntamenti, che parte sabato pomeriggio alle 18.30, in Comune, proprio con la cerimonia di inaugurazione della sede. Dalle 19 alle 20 seguiranno poi gli onori al vessillo, l’Alzabandiera in piazza Luigi Sturzo, la deposizione della Corona ai Caduti. Alle 20.30 seguiranno le esibizioni dei Cori Alpini Città di San Salvo e Città di Montenerodomo, mentre assaggi di racconti alpini saranno “serviti” da Pina Bellano.

A chiudere la serata sarà il concerto del cantante Paolo Barabani, autore, tra gli altri brani, dell’indimenticabile “Hop hop somarello”.

Dopo l’”antipasto” del sabato, il ricco programma della domenica avrà inizio alle ore 8.30 con l’arrivo dei Gruppi Alpini provenienti da tutta la regione che, dopo una colazione a base di prodotti della tradizione locale alla Villa Comunale, offerta dalle Penne Nere di Gissi e soprattutto dalle sapienti mani delle massaie del paese, inizieranno la sfilata, partendo da via Mercato con arrivo in corso Remo Gaspari.

Alle 11.45 sono previsti gli interventi istituzionali, cui seguirà la Santa Messa.

La giornata riprenderà alle 18 con l’ammainabandiera, alle 19.30 si terrà l’esibizione della Banda Città di Gissi e alle 20.30 quella del Coro Alpini Medio Sangro Atessa e quello di Tornareccio.

Durante tutto l’arco della manifestazione sarà possibile visitare la mostra “Gissi tra le due Guerre”, curata dall’Associazione culturale “Lu Quart da Pit”.

La giornata sarà onorata dalla presenza della Fanfara degli Alpini in congedo della Sezione Abruzzi.

“Sezione composta da 193 Gruppi, 40 di quali appartenenti alla VII zona – spiega il Capogruppo degli Alpini di Gissi (che conta 58 soci) Giovanni Basilico -. In buona parte hanno assicurato la loro presenza a quella che per noi rappresenta un’occasione per rinnovare e portare avanti i valori della tradizione alpina, fatta di impegno civile, disponibilità e solidarietà”.

E’ poi il vice capogruppo Giuseppe Del Gesso, a nome di tutti i soci, a ringraziare i preziosi sostenitori e partner del Raduno: “La disponibilità con cui ci hanno accolto è stata sorprendente. Questo significa che lo spirito alpino è vivo e ‘contagioso’ e questo fa onore a noi e a tutto coloro che vorranno condividerlo”.

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