Dacia Maraini al Mattioli: la memoria è uno strumento fondamentale per acquisire consapevolezza
Vasto Piacevole conversazione con la scrittrice
VASTO. Si è aperto con un grande applauso l’incontro tra i ragazzi del liceo scientifico Mattioli e la scrittrice Dacia Maraini. La preside dell’ Istituto, Maria Grazia Angelini, dopo aver fatto gli onori di casa, ha dato la parola al sindaco di Vasto Francesco Menna. Quest'ultimo ha detto: "Amo andare nelle scuole, torno studente. Grazie ai ragazzi e alle professoresse che danno vita a questi incontri. È il secondo dopo quello di Don Ciotti a cui ho preso parte e quindi vi ringrazio di questo invito."
L'incontro nell’aula magna è il secondo appuntamento giornaliero per Dacia Maraini. Infatti a Palazzo D'Avalos alcuni studenti hanno avuto modo di dialogare con lei e di sottoporre alla sua attenzione dei lavori. Nell'appuntamento del Mattioli si è svolta una piacevole conversazione tra la scrittrice ed i ragazzi. Si è parlato di memoria. La Maraini ha raccontato la sua esperienza in Giappone, dove fu internata in un campo di concentramento insieme alla propria famiglia per circa due anni.
"La memoria – ha detto la scrittrice ai ragazzi - è un strumento fondamentale per acquisire consapevolezza. Viaggiate, fate esperienza, vedete il mondo, ma cercate di tornare nel vostro territorio con le nuove esperienze acquisite”.
Si è parlato anche di radici e dell' importanza di preservarle.
"Il viaggio - ha detto Dacia Maraini - è uno strumento di conoscenza. Della Sicilia, terra di mia madre, amo la presenza della filosofia greca e il Barocco. Ovviamente non mi piace la mafia che come è cominciata deve finire, ma il suo destino dipende da tutti noi".
Non poteva mancare un riferimento all’Abruzzo, regione a cui la scrittrice è legata, alla sua storia, alla resistenza e la Brigata Maiella.
“Conoscevo molto bene Ettore Scola che aveva una casa a Pescasseroli nel Parco nazionale d'Abruzzo. Mi sono innamorata e ne ho comprato anch’io una. Amo la natura dell'Abruzzo, gli animali selvatici, la bellezza della vostra montagna".
In questo passaggio è stato evidenziato che la Maraini è una convinta vegetariana ed è contro agli allevamenti intensivi di animali. Sul suo ultimo libro, a cui è particolarmente legata, perché le ha tenuto compagnia per due anni, ha detto che è il racconto di tre donne, un ritratto di famiglia. Sul femminismo argomento sempre molto attuale la scrittrice ha evidenziato che si combatte con la cultura, strumento che trasforma il negativo, in positivo, l' aggressione in amore.
