Consorzio di Bonifica Sud, Febbo: "Inaugurazione delle centrali come passerella politica"

gio 23 novembre 2017
Lavoro ed Economia di redazione
2min
Consorzio di Bonifica Sud, Febbo: Inaugurazione delle centrali come passerella politica ©n.c.
Consorzio di Bonifica Sud, Febbo: Inaugurazione delle centrali come passerella politica ©n.c.
 VASTO. “L’inaugurazione delle due centraline svolta dai vertici del Consorzio Bonifica Sud e da esponenti della Regione Abruzzo è stata solo una mera passerella politica dove si sono annunciate diverse inesattezze e, soprattutto, non si sono date quelle risposte e soluzioni concrete e attese ormai da troppo tempo dal mondo agricolo e dai consorziati ”. Questa la replica del Consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo dopo il convegno di lunedì scorso su “ Diga di Chiauci, riparte il territorio, l’agricoltura, l’occupazione. “Mi risulta – spiega Febbo – che il Commissario Amicone abbia detto che le entrate previste dalle due centraline ammonterebbero a circa 400.000,00 euro. Niente di più falso poiché le entrate saranno molto ma molto inferiori. La Deputazione Amministrativa del Consorzio aveva ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole di Roma, nell’anno 2013, il contributo per la progettazione di 4 centraline idroelettriche, tra cui anche quella di contrada Bufalara. Quel Decreto continua Mauro Febbo - prevedeva fondi per il Consorzio anche per la realizzazione delle stesse centraline, ma escludeva perentoriamente l’affidamento al “progetto finanza” ad operatori privati. Invece il Consorzio di Bonifica ha proceduto ad affidare tutte le centraline idroelettriche con affidamento diretto addirittura alla stessa società di Vasto. Le entrate previste con tale affidamento saranno quasi tutte dell’operatore privato e per trent’anni il Consorzio sarà costretto ad accontentarsi di poche briciole. Altro che 400 mila euro. D’altronde se dovessero corrispondere al vero entrate così cospicue per quale motivo non si procede a diminuire il ruolo 2018 dello stesso importo? Inoltre l’Assessore regionale Dino Pepe ha affermato che con il Bilancio di Previsione del 2018 il Consorzio ridurrà il disavanzo da 20 milioni di euro a 12 milioni omettendo di dire che il Bilancio di Previsione 2017 ha chiuso con un disequilibrio di cassa negativo pari a meno (-)15 milioni e rotti, ossia un dissesto vero e puro. Su questa grave perdita mi attendo l’iniziativa e pronunciamento della Corte dei Conti. Infatti si è omesso di ricordare come il Consuntivo 2016 è stato chiuso con un disavanzo di amministrazione dell’anno 2016 per l’importo di euro 18.200.000,00 euro, nonostante l’aumento di entrate di euro un milione e cinquecentomila ricevuti dalla Regione. Infine il Presidente D’Alfonso ha parlato di occupazione e territorio quando il Consorzio ha assunto, illegittimamente, direttori e funzionari di Chieti, di Pescara e consulenti di Roma. Pertanto – conclude Febbo – questo Governo regionale dopo quattro commissari, dopo tre anni e mezzo di gestione amministrativa, dopo aver aumentato i canoni consortili, dopo aver mosso poco o niente per la Diga di Chiauci, continua con i soliti spot propagandistici mentre continuano a persistere problematiche irrisolte sia per il mondo agricolo sia per gli stessi consorziati”.

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