Con la procedura di licenziamento collettivo vanno a casa 27 dipendenti del Cotir di Vasto

VASTO. E' stata ufficialmente sancita la chiusura definitiva del Cotir, centro regionale di ricerca di Vasto. Ha avuto inizio l'iter che vedrà il licenziamento dei 27 dipendenti con la procedura di mobilità. Con una lettera inviata dal Collegio Liquidatori che ha per oggetto proprio la comunicazione dell'avvio della procedura di licenziamento collettivo, destinata al Servizio Politiche Attive del Lavoro, ai sindacati e all'Ispettorato del Lavoro, si legge: "Siamo a comunicare che questa Società è impossibilitata a proseguire ad occupare l'attuale intera forza lavoro aziendale, venendosi a trovare nella necessità di attuare un licenziamento collettivo per tutti i dipendenti." La missiva continua: "Il bilancio intermedio di liquidazione al 31/12/2016 evidenzia una perdita di esercizio pari ad euro 667.668,00; nello stesso bilancio si evidenzia un fatturato pari a euro 558.593,00, a fronte di un costo del lavoro di euro 1.028.556,00."

Una situazione che non è migliorata nel corso del 2017 - si afferma nella lettera - conducendo ad una situazione finanziaria non più sostenibile alla luce della decisione del socio maggioritario di cessare Cotir Srl attraverso l'accorpamento nel CRUA (Ex Crab di Avezzano). Il Collegio dei liquidatori - si legge - ha richiesto più volte di adottare iniziative per una possibilità concreta di rilancio delle attività del Cotir. Il debito del Cotir verso il personale dipendente è di euro 970.737,00, ovvero le retribuzioni non pagate dal marzo 2015.

Mauro Febbo, consigliere regionale di Forza Italia, interviene così sulla chiusura del Cotir:

"La Regione di D'Alfonso oggi decide di chiudere definitivamente il Cotir di Vasto licenziando e mandando a casa i suoi dipendenti e ricercatori. Questo governo regionale, formato in gran parte dal Partito Democratico e compagnucci dell'ultima ora, sferra l'ennesimo duro colpo ai danni del territorio vastese. Dopo quasi trent'anni una struttura che ha prodotto risultati internazionali e all'avanguardia nella ricerca agricola viene smantellata per manifestata inadeguatezza della classe dirigente politica che oggi governa l'Abruzzo". Questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea quanto segue: "In questi ultimi anni, seppur nel mio ruolo di opposizione, ho cercato in tutti i modi di intervenire a favore dei dipendenti e della struttura di Vasto per scongiurare quello che invece si è palesato in maniera chiara.

Sia in Consiglio regionale sia in Commissione Vigilanza ho attenzionato in più occasioni la situazione dei dipendenti del Cotir denunciando finanche alla Corte dei Conti il grave stato della stessa struttura. Dopo tre e mezzo vengono fuori tutte le bugie e le promesse non mantenute da questo Governo regionale, compreso le false rassicurazioni pervenute dal segretario nazionale del PD Matteo Renzi durante la sua visita a Vasto. Questa Regione di centrosinistra sin dall'inizio del suo mandato sulla vicenda Cotir ha dimostrato la volontà politica di non salvarla e portarla alla sua lenta morte. Mentre tutt'altro atteggiamento la Regione ha dimostrato nei confronti del Crab di Avezzano. Infatti per il Centro di ricerca della Marsica è stato approvata una specifica legge per far uscire l'Ente dalla situazione liquidatoria. Pertanto - rimarca Febbo - ritengo vergognoso e scandaloso il comportamento di questo esecutivo regionale che oggi decreta la morte di una struttura nel vastese mandando a casa padri e madri di famiglia con una facilità inaudita".