Emanuele Salce fa il pieno di applausi a Vasto con il racconto di "due funerali e mezzo"
Vasto Spettacolo in scena al Teatro Madonna dell'Asilo
VASTO. E' andato in scena ieri sera al Teatro Madonna dell'Asilo lo spettacolo di Emanuele Salce e Andrea Pergolari "Mumble Mumble...ovvero confessioni di un orfano d'arte" che ha visto il figlio del famoso regista Luciano Salce interpretare la storia della sua vita dalla prospettiva di un orfano di due padri, quello naturale e quello acquisito, Vittorio Gassman che fu il secondo marito di sua madre. La serata ha riscosso un grande successo fra gli spettatori, che hanno riempito quasi del tutto la sala con grande sorpresa degli organizzatori.
Il racconto che è un mix di ironia, sarcasmo e crude verità, vede la presenza intermittente sul palco anche di Paolo Giommarelli che incarna diverse personalità, a volte provocatorie, a volte fraterne. Lo spettacolo si snoda in tre momenti: nel primo Salce racconta come sia venuto a conoscenza della morte del padre Luciano, esattamente dopo una sbornia terribile e grazie ad una serie di chiamate e messaggi telefonici insistenti. Da ventenne incapace di gestire la situazione entra inizialmente nel panico, confuso fra ciò che dovrebbe fare e ciò che la sua condizione attuale di ubriaco gli suggerirebbe invece di seguire. Comincia un sipario dissacrante in cui ad organizzare questo funerale sono parenti mai visti, amici vicini e lontani, conoscenti e becchini invadenti.
Nel secondo momento Salce racconta l'altra perdita, quella di Vittorio Gassman, in un teatrino in cui si incontrano personaggi dello spettacolo, autorità politiche più disparate e in cui molti dei presenti scambiano un momento di dolore per un tripudio di festeggiamenti. Tutti vogliono primeggiare, persino il macellaio che sostiene di aver dispensato polpette ai Gassman per una vita. Tutti insieme a commemorare Vittorio, almeno fino a quando in tv non comincia la semifinale degli Europei del 2000 con la sfida Italia-Olanda.
Nell'ultimo momento Salce racconta la disavventura con un'australiana, unico episodio in cui avrebbe voluto morire lui per davvero. La permanenza all'estero gli causò una stipsi duratura che tentò di combattere con una cura fai da te a base di lassativi. L'esito di questa terapia fu letteralmente esplosivo.
Uno spettacolo entusiasmante, che tratta comicamente e ironicamente una delle situazioni limite dell'esistenza umana, quella della morte, dalle tonalità a volte più dure, altre più leggere. Emanuele Salce ha intrattenuto il pubblico egregiamente e la sua maestria è stata largamente apprezzata dai presenti.
Grande soddisfazione anche da parte di Pina Bellano, attrice di professione natia di Furci che nelle settimane precedenti ha vestito i panni dell'organizzatrice riuscendo a portare a Vasto uno spettacolo che solca i principali palchi d'Italia da 8 anni. "Vedere tutta quella gente lì è stata una scommessa vinta" - ha raccontato emozionata a Vastoweb. Questo evento è stato pensato per contaminare ancora di più il nostro territorio di arte, perché di arte non ce n'è mai abbastanza. E' stata una iniziativa che ha avuto luogo in via del tutto eccezionale, ma in futuro mi piacerebbe riuscire a portare altri spettacoli di un certo calibro a Vasto e nel Vastese, quasi a creare una sorta di appuntamento fisso con la cultura teatrale. Il pubblico dopo lo spettacolo mi ha incentivata a credere in questo progetto e questo mi ha fatto molto piacere, è un progetto che vorrei perseguire anche per valorizzare pienamente un mestiere come quello dell'attore, al quale troppo spesso manca il giusto spazio".
