Il giovane Nicola Gianico e il sogno del Mondiale in sella alle due ruote

TORREBRUNA. Ha solo 16 anni, ma una passione smisurata per le moto che coltiva da quando ne aveva 6. E' Nicola Gianico, giovane motociclista di Torrebruna di cui oggi raccontiamo una storia di sogni e sacrifici. Nicola ha cominciato a cavalcare le due ruote sin da bambino, per le strade del paese e forse proprio in quei momenti si faceva posto in lui il desiderio di voler intraprendere una carriera sportiva in questo settore. Nel 2013 è cominciata ufficialmente la sua avventura agonistica salendo in sella a una minimoto con cui ha disputato due gare. Poco dopo è passato alla più potente MiniGP, ma in quattro gare è caduto infortunandosi.

L'anno seguente ha cominciato ad allenarsi con la PreGP e nel 2016 è salito in sella all'R6, l'attuale moto con cui sta disputando il Campionato Amatori di Coppa Italia con il Bike e Motor Racing Team. Attualmente in classifica è terzo a cinque punti dal secondo e mancano 3 gare alla conclusione del campionato.

Come ti prepari ad una gara?

Durante gli allenamenti in moto, di solito due a settimana, mi segue Daniele Zinni che corre anche con me, mentre per le sedute in palestra, di solito 3 o 4, mi segue Francesco Gianico. Per gli allenamenti in moto andiamo a Ortona o a Termoli dove ci sono delle piste adatte.

Come riesci a gestirti con la frequentazione della scuola?

Non è per niente facile, io frequento l'Istituto "Mattei" a Vasto e durante la settimana studio la sera perché il pomeriggio mi alleno. Quando ho le gare parto cinque giorni prima quindi poi sono costretto a recuperare al mio ritorno.

La tua famiglia ed in particolare la tua mamma come si rapporta a questa "pericolosa" passione per le moto?

Si preoccupano, mia mamma continua ad avere paura nonostante corra già da alcuni anni, tuttavia è lei che mi accompagna in tutte le gare perché mio padre è sempre fuori per lavoro.

A cosa pensi quando sei in sella alla tua moto?

Mentre gareggio penso solo ad andare forte e divertirmi, prima dello spegnimento del semaforo sono molto agitato ma il timore di cadere e farsi male non c'è perché sennò non riuscirei proprio a correre.

Qual è la gara che fra tutte quelle disputate ricordi con più emozione?

E' l'ultima, quella di due settimane fa a Vallelunga in cui ho vinto (LEGGI), perché a conclusione ho ricevuto un abbraccio inaspettato che mi ha reso felicissimo. L'abbraccio è arrivato da Daniele Zinni, mio amico ma anche mio sfidante in gara. Diciamo che l'amicizia è andata oltre la competizione.

Perché il tuo numero è il 56?

Il numero 56 perché il 5 ricorda Marco Simoncelli, il 6 un mio amico di Torrebruna soprannominato "sergente" che quando giocava a pallone indossava la maglia con questo numero e appena l'abbiamo messo ha portato fortuna, così non l'ho più cambiato.

Qual è il tuo sogno più grande?

Il mio sogno più grande è quello di arrivare al Mondiale, ma so che sarà difficile perché purtroppo servono molti soldi. La mia famiglia ha fatto e sta facendo grandi sacrifici, in tanti mi sostengono, il mio paese mi è vicino e ho tanti tifosi. Tuttavia le spese ci sono, sia per il cambio delle ruote, sia per le iscrizioni ai campionati che per le trasferte. Intanto voglio ringraziare la mia famiglia, mio fratello e il mio team che mi aiuta a crescere ogni giorno.

Chiunque volesse contattare questo giovane atleta e seguire gli esiti delle prossime gare può farlo cliccando sulla sua pagina Facebook ufficiale Nicola Gianico 56.