​Oggi è l’Epifania: “Non diamo tutto per scontato e troviamo il coraggio di interpretare i segni”

I re magi mar 05 gennaio 2021

Vasto Abbiamo approfondito l’aspettato strettamente legato al mondo Cristiano insieme a don Nicola Fioriti, parroco della Chiesa di San Marco a Vasto

Attualità di Lea Di Scipio
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Oggi è l’Epifania: “Non diamo tutto per scontato e troviamo il coraggio di interpretare i segni” ©vastoweb.com
Oggi è l’Epifania: “Non diamo tutto per scontato e troviamo il coraggio di interpretare i segni” ©vastoweb.com
Oggi è l’Epifania: “Non diamo tutto per scontato e troviamo il coraggio di interpretare i segni”

VASTO. L’Epifania è una festa cristiana che si celebra oggi 6 gennaio. Il termine “Epifania” deriva dal greco e significa “manifestazione”, “apparizione divina”, “venuta” e si riferisce all’apparizione di Gesù bambino all’umanità rappresentata dalla visita dei tre Re Magi.

E questi ultimi, nel Cristianesimo occidentale e Orientale, la storia della befana è collegata da una leggenda.

Si narra, infatti, che, in una freddissima notte d’inverno, Baldassare, Gasparre e Melchiorre nel cammino verso Betlemme, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni ad una "vecchietta" che indicò loro il cammino. I Re, allora, invitarono la donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze, la vecchina non accettò. Così i Re Magi partirono e lei, pentendosi di non averli seguiti, preparò un sacco ricolmo di dolci e si mise a cercarli, non avendo, però, successo. La vecchietta, quindi, iniziò a bussare ad ogni porta, regalando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti nella speranza di trovare Gesù Bambino.

Abbiamo approfondito l’aspettato strettamente legato al mondo Cristiano insieme a don Nicola Fioriti, parroco della Chiesa di San Marco a Vasto. Ecco cosa ha raccontato:

“L’Epifania significa ‘manifestazione’ del Signore e i cristiani celebrano il suo farsi riconoscere. E questo giorno, per antichissima tradizione della Chiesa, è accompagnata da tre passi evangelici. Il primo, quello conosciuto da tutti, è quello della presenza dei magi guidati dalla Stella; il secondo è quello del Battesimo di Gesù al Giordano, dove si sente la voce del Padre che dice ‘questi è mio figlio’; il terzo è la trasformazione dell'acqua in vino alle nozze di Cana dove Gesù si fa conoscere ai suoi come il figlio di Dio. Quindi è il giorno in cui celebriamo il riconoscimento della divinità di Gesù e la sua presentazione a tutto il mondo.

C’è un segno che accompagna il viaggio dei Magi e che è quello della stella. Potremmo dire che da un lato la stella è Gesù stesso che guida i Magi all'incontro con lui, dall’altro però la stella che ci richiama all'importanza del mettersi in gioco, perché la Fede non è solo questione di sentimento o di emozioni ma coinvolge il cuore e l'intelligenza pensante delle persone. Questo giorno ci ricorda che dobbiamo avere il coraggio di interpretare i segni che circondano il nostro vissuto quotidiano, senza dare le cose per scontate”.

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