Draghi: "Interverremo su operatori no vax, scuola riapre fino alla prima media"

LA CONFERENZA ven 26 marzo 2021

Vasto Italia per prima in Ue ha posto tema export vaccini

Attualità di La Redazione
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Draghi in conferenza stampa ©Governo
Draghi in conferenza stampa ©Governo
Conferenza stampa del Presidente Draghi

ROMA. "Riapertura della scuola fino alla prima media". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa, spiegando che risponderà a domande sull'esito della cabina di regia e sul vertice Ue.

"Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media", sottolinea Draghi. "Le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono un punto di contagio molto limitato solo in presenza delle altre restrizioni". 

"Noi per primi abbiamo proposto" il tema delle restrizioni all'export di vaccini nei Paesi extra-Ue. "Ora purtroppo è un tema all'attenzione di tutti". 

"Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c'è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti". 

"Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. 

"L'intervento di Biden è stato molto importante, ha veramente portato aria nuova, fresca nei rapporti Stati Uniti-Ue".  "Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l'Ue. Un tempo si diceva gli Usa guardano all'est, all'Asia, era in posizione equidistante. Oggi no, c'è un solo alleato fondamentale ed è l'Ue". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. 

"Il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l'unico requisito per lo stop all'export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati". (FONTE ANSA).

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