"European Robotics Week 2022" all'Omnicomprensivo di Gissi

Istruzione sab 26 novembre 2022
Attualità di La Redazione
3min
"European Robotics Week 2022" all'Omnicomprensivo di Gissi ©Vastoweb
"European Robotics Week 2022" all'Omnicomprensivo di Gissi ©Vastoweb

GISSI. Anche quest’anno gli alunni di tutte le scuole dell’Istituto Omnicomprensivo “G.Spataro” di Gissi hanno partecipato alla Dodicesima Edizione della European Robotics Week prevista dal 18 al 27 novembre 2022. Molteplici sono state le attività concretizzate nei plessi di appartenenza, tutte rivolte al conseguimento di obiettivi formativi e disciplinari. 

Tutti gli alunni, dai più piccoli ai più grandi, hanno preso consapevolezza che la robotica è uno strumento didattico: non cambiano i contenuti, ma cambia il modo di fare scuola. Inoltre hanno compreso che la soluzione di una situazione problematica complessa, può essere personale, creativa e sempre diversa e che l’errore è una risorsa e non un elemento negativo nel proprio processo di apprendimento.

Tutte le attività programmate nei laboratori hanno permesso il potenziamento delle abilità sociali per fare squadra; l’applicazione del pensiero computazionale, inteso come la capacità di scomposizione di un problema complesso; lo sviluppo delle capacità di confrontarsi, scambiare idee e opinioni, ipotizzare, sperimentare, verificare; l’applicazione del problem solving e del pensiero creativo-divergente nell’esecuzione di compiti autentici e l’attivazione di percorsi didattici inclusivi.

L’Agenda 2030 è stata la protagonista di diversi laboratori: programmando i robot in dotazione (Sphero, Blue-Bot, Bee-Bot, Codey Rocky, Dash and Dot), gli alunni si sono cimentati in percorsi per ricercare, scoprire e riordinare i 17 obiettivi che caratterizzano l’Agenda, ognuno ha esposto i contenuti essenziali dell'obiettivo raggiunto e inserito le immagini su Scratch. Hanno programmato percorsi inerenti la raccolta differenziata per riflettere sull'obiettivo 12 e sui comportamenti corretti da adottare per mantenere il proprio ambiente di vita pulito. Inoltre si sono soffermati sull’ Obiettivo 1: hanno individuato le cause principali della povertà, le hanno illustrate, posizionate sul pavimento e attraverso la programmazione dei robot, hanno abbinato le descrizioni. Con Dash hanno individuato, su cartine predisposte, le Regioni italiane e i Paesi europei più poveri. 

Non è mancata la valorizzazione del proprio territorio: gli alunni hanno realizzato una mappa rappresentativa dei monumenti, delle aziende agricole, delle botteghe e del parco comunale presenti nel loro ambiente di vita; hanno costruito edifici con figure solide in cartoncino che hanno collocato su un reticolo per dare i comandi ai robottini, al fine di raggiungere i loro “luoghi del cuore”.

Considerando che gli strumenti della robotica sono un mezzo per apprendere i contenuti disciplinari, altri alunni li hanno utilizzati per consolidare la loro conoscenza delle tabelline. I più piccoli hanno scoperto in modo autonomo la funzionalità dei robot utilizzati, mediante tentativi ed errori; altri hanno visionato video delle varie applicazioni ed utilizzo di Dash Wonter, hanno scomposto e riassemblato per capirne sia la struttura che il funzionamento.

Per i ragazzi il laboratorio di robotica ha coniugato il fascino e l’attualità dei suoi contenuti interdisciplinari incentrati sui robot, i quali hanno alimentano la curiosità e la passione verso la scienza. Gli studenti hanno utilizzato nuove modalità di apprendimento centrate sulla filosofia della didattica delle competenze: un apprendimento “sul campo”, costruito in forma partecipata e cooperativa. Il gruppo-classe ha operato come una vera e propria “comunità di pratiche scientifiche”, con una dimensione fortemente inclusiva, utile anche per le finalità di integrazione delle disabilità. Hanno utilizzato i robot mBot e, i più grandi, hanno spiegato agli studenti delle altre classi come programmarli. Attraverso un gioco a squadre hanno fatto poi muovere i robottini attraverso le principali attrazioni di Londra mettendo così anche alla prova la loro conoscenza della cultura e della civiltà inglese. Nelle attività laboratoriali con Dash, fondamentale è stata la fase di correzione degli errori, momento in cui sono nate idee e strategie utili alla risoluzione dei problemi e all’ottimizzazione dei risultati.

Giocare, ideare e imparare a programmare un robot, riflettere sui meccanismi che regolano l’intelligenza e le interazioni sociali umane, significa sviluppare competenze e abilità utili non solo dal punto di vista tecnologico/scientifico, ma anche da quello della risoluzione dei problemi, dell’intelligenza emotiva, della creatività e del lavoro di gruppo.

L’intenzione, quindi, di ciascun insegnante è stata quella di favorire un atteggiamento dinamico fondato sull’esplorazione e sulla scoperta imparando con il linguaggio della programmazione.




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